La Compagnia Portuale Maresca interviene in merito all’incontro avvenuto nella mattinata di ieri tra Angelo Colussi, patron dell’Agnesi, e l’Amministrazione comunale di Imperia.
“E’ falso – scrivono i portuali – affermare che il porto commerciale di Imperia non sia adeguato all’importazione del grano occorrente all’Agnesi. La banchina oceanica del porto di Oneglia, che importa grano per l’Agnesi da circa mezzo secolo, ha scaricato, nell’ultimo biennio, un tonnellaggio di grano superiore a quello scaricato a Vado Ligure – sempre per conto dell’Agnesi – nel relativo periodo. Specificatamente, si sono scaricate 24 mila tonnellate nel 2012 e 42 mila nel 2013, raddoppiando così l’importazione del prodotto.
Dalla spartizione delle concessioni relative all’area ex Olea Sasso, all’Agnesi era stata destinata una superficie di oltre 3000 m2, che poteva essere destinata allo stoccaggio del grano, ma di cui la dirigenza non ha mai ritenuto opportuno servirsi. E’ pertanto falso affermare che Colussi sia stato ostacolato nell’ottenimento di aree limitrofe alla fabbrica .
Quanto alla delocalizzazione proposta dall’Amministrazione comunale, che parrebbe aver trovato in passato la disponibilità anche di Colussi, questa possibilità ci vede assolutamente contrari. L’ubicazione della fabbrica e del relativo mulino a stretto contatto con la banchina commerciale continua ad essere la soluzione logistica migliore, nel caso si voglia veramente continuare la produzione industriale.
Ci pare invece che la proposta dello spostamento a monte della fabbrica, stante la crisi, non sia altro che l’ennesima ‘bufala’. La verità è che sia la proprietà che l’Amministrazione comunale intendono riproporre l’ennesimo piano residenzial-speculativo nell’area in oggetto, continuando a perseguire la totale turisticizzazione del porto di Oneglia, tradendone così la tanto sbandierata multivocazionalità.
Multivocazionalità che deve essere riferita non solo al porto, ma a tutta la città, la quale necessita con urgenza di un serio piano di sviluppo economico per rilanciarne tutti i settori produttivi”.