26 Dicembre 2024 14:40

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IMPERIA. 8 MARZO, “DELLE DONNE NON SI SA NIENTE”. ALL’EX CREMLINO IL CONVEGNO DELLA CGIL, FELLEGARA:”L’OCCUPAZIONE FEMMINILE È INFERIORE A QUELLA MASCHILE, NEGLI ULTIMI ANNI…”/FOTO E VIDEO’

In breve: Oggi, giovedì 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, presso la Sala Consiliare del Palazzo “ex-Cremlino” di Piazza Dante la Camera del Lavoro ha organizzato il Convegno “ Delle Donne non si sa niente”.

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“Delle Donne non si sa niente”. Oggi, giovedì 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, presso la Sala Consiliare del Palazzo “ex-Cremlino” di Piazza Dante la Camera del Lavoro ha organizzato il Convegno “ Delle Donne non si sa niente”.

Un momento di riflessione sulla donna, vista nella sua individualità e calata nelle sue relazioni interpersonali. Un approfondimento che parte dalle basi organiche del femminile per rivolgere poi lo sguardo ai condizionamenti familiari, lavorativi e culturali.

Relatori dell’evento la Dottoressa Roberta Parodi, psicologa e psicoterapeuta cognitiva e costruttivista, Alixia Patri, segretaria CGIL Imperia e Fulvio Fellegara, segretario generale CGIL Imperia. Presenti anche il presidente della Provincia Fabio Natta e l’assessore alla Cultura del Comune di Imperia Nicola Podestà. 

FULVIO FELLEGARA

“Il tema è quello del lavoro al femminile, i vari ruoli che la donna ha all’interno della famiglia e della società, la difficoltà di conciliazione tra i tempi di lavoro e i tempi di vita. Sono tutte realtà che stanno insieme e rendono complicato il lavoro al femminile.

Basti pensare che su 610 mila occupati in Liguria, 346 mila sono uomini e il resto sono donne, abbiamo un’occupazione femminile minoritaria.  Inoltre, il dato di disoccupazione è cresciuto in maniera disomogenea, è cresciuta di più quella femminile toccando le 10 mila unità in più rispetto a quella maschile. 

Un altro dato significativo riguarda il part time, spesso involontario. L’80% dei contratti part time è femminile. La necessità di conciliare dei tanti ruoli obbliga poi a perdere opportunità, ad avere una minore occupazione, ad avere retribuzioni medie più basse degli uomini.

Sono tutti aspetti che vanno affrontati anche con un ribaltamento culturale. Le giornate di oggi sono utili per alimentare la discussione e trovare eventualmente soluzioni. 

Il 21 marzo ci sarà un’iniziativa della CGIL di Imperia, sarà un’occasione per parlare di violenza contro le donne. Per lanciare questo laboratorio parteciperà Susanna Camusso. Sarà il primo esempio di informazione di questo tipo”.

ROBERTA PARODI

“Vi parlerò dell’energia femminile. “Delle donne non si sa niente” è una provocazione, oggi la nostra società tende a parlarci di tutta la parte estetica, di come prevenire le rughe , come togliere la cellulite, tutti aspetti correlati all’estetica della donna. Poca attenzione invece viene portata sull’interiorità, sul femminile profondo che ha in sé il vero potenziale.

Il mio augurio è che si diffonda una cultura in cui la donna possa entrare in contatto veramente con la propria femminilità più profonda, che ha poco a che vedere con i reggiseni imbottiti. È qualcosa di molto più vasto.

Le tematiche sono tutti spunti di riflessione che cercano di portare la mente della donna nella direzione dell’autoconsapevolezza. Sono tutte come delle piccole “spintarelle” che cercano di dare sia informazioni a livello psico-educativo, dare delle informazioni che mancano davvero, ma anche attivare delle riflessioni. Affinchè non sia soltanto un momento di lezione frontale, ma proprio una attivazione interna”.

ALIXIA PATRI

“L’iniziativa di oggi verterà principalmente sul ruolo della donna oggi nella nostra società, con uno sguardo al passato e al futuro. Al passato perchè ovviamente l‘8 marzo non si può che ricordare il lungo, faticoso e difficile cammino di conquiste che le donne hanno fatto.

Abbiamo pensato che non possiamo solo essere celebrative, nel rispetto e nella voglia sicuramente di ricordare una giornata importantissima, la giornata internazionale della donna.

Noi donne vogliamo anche riflettere sul dove siamo arrivate oggi, sui nostri ruoli oggi, come viviamo questi ruoli, se siamo serene nelle nostre conquiste e che risvolti hanno avuto e avranno sulla società presente e futura.

Questo è il primo passo che oggi vogliamo fare, vorremmo che questa iniziativa non si fermasse qui. Vorremmo che cominciasse una sorta di formazione, autoformazione per le nostre donne, le nostre delegate, le nostre iscritte, ma non solo. Noi teniamo ad aprirci sempre alla cittadinanza.

Ci sembra particolarmente importante proprio perchè crediamo che una serie di ricadute sociali, anche negative, siano proprio dovute a questa mancata analisi sul ruolo della donna oggi. Ad una riflessione un po’ più profonda e serena sulle nostre conquiste e su quello che ancora si può fare per migliorare questa situazione. Questo è il ruolo del sindacato, da un punto di vista dei tempi di lavoro, del welfare sociale, delle politiche che le aziende possano per venire incontro a noi donne”. 

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