15 Novembre 2024 20:20

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15 Novembre 2024 20:20

VENTIMIGLIA. EMERGENZA MIGRANTI, MINACCE DI MORTE AL SINDACO IOCULANO. IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA NATTA:”SE NON SI INTERVIENE SUBITO…”

In breve: Il Presidente della Provincia Fabio Natta interviene sulle minacce ricevute dal sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano

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Il Presidente della Provincia Fabio Natta interviene sulle minacce ricevute dal sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano: “Il ripetersi di gravissimi atti intimidatori nei confronti di Enrico Ioculano e della sua famiglia mi porta ad esprimere solidarietà, anche a nome dell’intero Consiglio provinciale, al sindaco, all’uomo, all’amico Enrico Ioculano, ma anche ad esprimere alcune irrimandabili riflessioni”.

“Il clima teso e avvelenato in cui da tempo vive la città di Ventimiglia – aggiunge Natta – per colpe non imputabili ne’ ad essa ne’ tantomeno al sindaco, potrebbe fornire il pretesto per lamentele e rabbie diffusi. Ma in tal novero, è bene dirlo con fermezza, non possono e non debbono essere inclusi i gravi ripetuti atti di cui è vittima il sindaco: questi sono, oltre che penalmente rilevantissimi, rivelatori di una pericolosissima deriva in cui a qualcuno può sembrare lecito e quasi etico minacciare un giovane sindaco che ha avuto il coraggio di fare il proprio dovere.

Se non si interviene subito e con efficacia, ciascuno per il ruolo e al livello che gli compete, il rischio che detti episodi diventino banale normalità è reale e concreto. In uno stato di diritto è sconvolgente che un uomo possa essere oggetto di simili ripetute intimidazioni, ancor più se quest’uomo rappresenta, in quanto democraticamente eletto, un’intera città. Perché la vile minaccia, è bene dirlo, è rivolta anche a Ventimiglia tutta e ne travalica i confini”.

Il Presidente della Provincia conclude: “Al caloroso abbraccio a Enrico e ai suoi cari, unisco – certo di non essere il solo – la promessa di non schivare le responsabilità liquidando la questione con un mero atto di vicinanza. Giunti a questi punti, la solidarietà è utile ma non sufficiente”.

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