23 Dicembre 2024 15:13

23 Dicembre 2024 15:13

IMPERIA. BAGNO DI FOLLA PER IL NEO PARLAMENTARE DI FORZA ITALIA GIORGIO MULE’. TRA I PRESENTI TANTI VOLTI NOTI E QUALCHE “SORPRESA”/FOTO E VIDEO

In breve: Tanta curiosità per i presenti, soprattutto per via della lotta intestina a Forza Italia, in ottica elezioni comunali, tra Marco Scajola e lo zio Claudio che, dopo aver annunciato la propria candidatura Sindaco, venerdì prossimo, 16 marzo, presenterà...

foto mulè

Si è tenuto nel tardo pomeriggio di oggi, presso il ristorante “Salvo Cacciatori” a Imperia, l’incontro con il neo parlamentare di Forza Italia Giorgio Mulè, eletto alla Camera nel collegio uninominale 1, quello imperiese, alle scorse elezioni politiche. Un incontro al quale hanno preso parte anche Sandro Biasotti, neo Senatore, Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, e Marco Scajola, assessore regionale e segretario provinciale di Forza Italia.

Tanta curiosità per i presenti, soprattutto per via della lotta intestina a Forza Italia, in ottica elezioni comunali, tra Marco Scajola e lo zio Claudio che, dopo aver annunciato la propria candidatura Sindaco, venerdì prossimo, 16 marzo, presenterà la propria lista “Con Claudio per Imperia”.

Dando un rapido sguardo a chi ha deciso di aderire all’incontro promosso da Marco Scajola, però, l’impressione è che, in caso di mancato accordo tra Claudio Scajola, il nipote e Giovanni Toti per un appoggio di Forza Italia e più in generale del centrodestra alla candidatura a Sindaco dell’ex Ministro, le possibilità, per “U Ministru” di conquistare la poltrona di primo cittadino siano davvero ridotte al lumicino.

All’incontro da “Salvo Cacciatori”, infatti, erano presenti alcuni tra i principali imprenditori locali, da Gianfranco Carli a Riccardo Guatelli (entrambi, un tempo, vicinissimi a Claudio Scajola, tanto da aver collaborato attivamente con l’ex Ministro per la realizzazione del progetto del porto turistico), da Alberto Alberti a Carlo Isnardi, da Camillo Schiavetti a Giacomo Rubaubo, da Sergio Oderda, presidente della Cooperativa Il Cammino, a Paolo della Pietra, direttore di Confindustria.

Tra le figure “storiche” da sempre vicine al centrodestra, Alessandro Scajola, l’ex presidente della Provincia e Sindaco di Imperia Luigi Sappa, il notaio Franco Amadeo, l’ex presidente di Amat e ex assessore regionale Franco Amoretti, gli assessori comunali Claudio Baudena, Luca Lanteri, Sergio Lanteri e Luca Volpe, il vicepresidentre della Provincia Luigino Dellerba, l’ex presidente di Ast Tonino Di Marco, l’ex dirigente della Provincia Enrico Lauretti, l’ex Sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino e l’ex Sindaco di Bordighera Giovanni Bosio, gli ex consiglieri comunali Alberto Alonzo, Angelo Dulbecco, Pino Camiolo, Claudio Ghiglione e Gianni Chiaraman.

Tra gli amministratori in carica, presenti Cristiano Za Garibaldi, vicesindaco di Diano Marina, Franco Ardissone, Sindaco di Pontedassio, Alessandro Alessandri, Sindaco di Pieve di Teco, Valerio Urso, Sindaco di San Bartolomeo al Mare, Mario Conio, Sindaco di Taggia. Presenti anche i consiglieri comunali in carica a Imperia (Forza Italia), Piera Poillucci, Antonello Ranise, Gianfranco Gaggero e Ida Acquarone, oltre ad Alessandro Casano (Fratelli d’Italia), affiancato da Sara Serafini, ex assessore della Giunta Capacci passata nelle fila di Fratelli d’Italia.

Presente anche l’ex assessore provinciale Antonio Parolini, indiziato numero uno per la candidatura a Sindaco del centrodestra.

Presenti anche alcuni esponenti dell’amministrazione Capacci, in particolare i consiglieri comunali Alessandro Savioli e Ester d’Agostino, oltre ad Alessandro Falciola, membro della Fondazione Carige, nominato dal Sindaco Capacci.

Sul fronte delle associazioni di categoria, per la Confcommercio erano presenti Enrico Lupi e Marco Gorlero.

MARCO SCAJOLA

“Ringrazio tutti coloro che si sono messi a disposizione. Voglio fare un applauso innanzitutto a quelli che si sono messi in lista, ma che non sono stati eletti. Piera Poillucci, Elisa Balestra, Sara Serafini, Santiago Vacca. Tanti amici che hanno messo il loro nome nella scheda pur sapendo le difficoltà che avrebbero incontrato nell’essere eletti. Sono stati disponibili, hanno fatto gioco di squadra ed è anche grazie al loro aiuto che abbiamo ottenuto un grande risultato.

Giorgio Mulè, l’Onorevole Giorgio Mulè, ha preso in questo collegio il 47%, una delle percentuali più alte di’Italia. Il merito è solamente vostro, che ci avete creduto, che ci avete dato una mano. I primi giorni sono stati difficili, sappiamo quanti di voi forse aspettavano altre candidature. Ne abbiamo parlato tante volte e pian piano è cresciuta l’amicizia, la voglia di lavorare insieme. E’ cresciuta la voglia di lavorare in squadra al di là delle esigenze dei singoli. Qua si fa un gioco di squadra, importante, significativo.

Un grande applauso a Giovanni Toti che ha costruito questo progetto di un centrodestra forte, unito, rinnovato. Insieme si è fatto gruppo, si è fatto squadra, con Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia. I liguri, gli italiani, con queste elezioni ci hanno fatto capire che sono stufi di certe logiche della vecchia politica, ci hanno chiesto di cambiare marcia e di parlare dei problemi della gente, di stare in mezzo alla gente, di essere presenti sul territorio. Vi chiedo un grande applauso per Sandro Biasotti, al quale sono legato da una profonda amicizia. Oggi è un brindisi, oggi non è un punto di arrivo, le campagne elettorali non finiscono mai, bisogna sempre stare vicino ai nostri cittadini. Negli ultimi anni siamo stati troppe volte dimenticati da Roma e questo non deve più accadere”.

GIORGIO MULE’

“66.751 persone del collegio di Imperia hanno scelto il centrodestra e hanno scelto me. Pronunciare questi numeri mette i brividi, la pelle d’oca, ti senti addosso una responsabilità enorme. Sappiate che io la sento questa responsabilità e la sento totalmente nel momento in cui mi appresto a entrare in quel palazzo di Roma, il 23 marzo, per insediare le Camere. E’ facile dire adesso, si ma questo era un collegio sicuro, ma tu sei arrivato qua paracadutato. Voi sapete che non è così, le persone scelgono sulla base di idee, di valori, ma scelgono anche sulla capacità di entrare in empatia o di potersi fidare.

Nella campagna elettorale che abbiamo fatto, partita a inizio febbraio, ci siamo presentati al territorio. Da quel momento è iniziato un viaggio terminato il 4 marzo. Abbiamo stretto migliaia di mani, abbiamo visto e ascoltato tutto quello che da questo territorio veniva fuori. Abbiamo visto e conosciuto i drammi di chi a 24 anni ha studiato, si è formato e ora dice ‘cosa faccio?’. Di chi a 27 anni ha un’impresa e non sa dove sbattere la testa perché le banche non danno credito, di chi ha 40 anni e pensa ‘chi me lo fa fare di rimanere qui perché non c’è futuro’. Il dramma di chi, operaio, si trova licenziato dalla mattina alla sera, il dramma di chi viene illuso di avere un contratto a tempo indeterminato e poi scopre di avere 11 ore alla settimana.

A ognuna di queste persone abbiamo dato risposte. Ma non abbiamo fatto promesse. Per questo sento su di me la responsabilità delle 66.751 persone che ci hanno votato. Io però non sarò il rappresentante di quei 66 mila, ma sento di essere il rappresentante di tutti i 275 mila elettori del collegio. Se c’è una differenza fondante tra noi  e loro, è che noi abbiamo forte il senso di comunità. Noi non distinguiamo tra buoni e cattivi, tra belli e brutti, ma tra ciò che va fatto e ciò che non va fatto. Non abbiamo interessi personali, l’unico interesse è la Liguria, Imperia. Un patto d’onore che verrà rinnovato di giorno in giorno. Molti di voi continuano a chiederemi ‘ma adesso non è che non ti farai più vedere?’. State tranquilli, non vi liberate di me, questa è una promessa”.

Non so quanto durerà questo Governo perché sapete che la situazione è grave e seria, per cui non so che Governo uscirà, se uscirà, che Governo sarà, che responsabilità avremo e se le avremo. Davvero è una palla di vetro che è rimessa al senso di respinsabilità delle singole forze politiche. Vi porto il ringraziamento di Silvio Berlusconi, che ha creduto in questa candidatura, l’ha fatta accettare grazie alla generosità di Giovanni, di Marco, di Sandro, di tutti coloro che abitano questo territorio. Ci ha messo l’anima, oltre che la faccia in queste elezioni e attraverso la mia faccia, attraverso me, trasferisce a ognuno di voi il ringraziamento profondo e sentito. Ci vediamo in giro da domani. Avremo una segreteria politica a Imperia, a dimostrazione fisica che il candidato sta sul territorio, frequenta il territorio. Tutto quello che giustamento, ognuno di voi pensava con diffendenza all’inizio, vedrete che verrà sgretolato così come è andato giù il muro che divideva chi era paracadutato da chi stava sul territorio”.

GIOVANNI TOTI

“Non sono state elezioni facili, perché governiamo questa regione ormai da tre anni e quindi quando si governa ci si assume anche la responsabilità del governo, anche di chi è scontento. Sono tante le cose che abbiamo fatto e sono soddisfatto, ma la crisi in questo Paese perdura, la disoccupazione c’è, e lo dico nella città che forse ha faticato di più a prendere il passo che abbiamo voluto imprimere con la nostra amministrazione. E’ una città che deve ancora trovare un suo modello di sviluppo, che deve ancora ritrovare alcune imprese che l’hanno lasciata, che deve valorizzare prodotti straordinari dell’agroalimentare, un entroterra ricco e pieno non solo di bellezze, ma anche di cultura. Questa è una città che è stata male amministrata. La politica purtroppo tende ad essere generalizzata. Quando le cose non vanno è un pò colpa di tutti.

Questa legge elettorale non ha aiutato e infatti siamo qui oggi a vivere una situazione non facile per chi dovrà andare a Roma e costruire un Governo. Io tifo ovviamente perché un Governo si faccia, perché noi abbiamo bisogno di tante cose. Abbiamo bisogno di tante leggi e di alcune in modo particolare. Io voglio per questa regione quell’autonomia che ho cominciato a chiedere al Governo passato.

Io credo che questa regione oggi abbia la maturità, le possibilità e le capacità per poter essere più autonoma, con una politica più vicina ai cittadini, per poter usare i soldi nel modo che noi riteniamo più giusto per il nostro territorio. Voglio una legge speciale per i porti della Liguria, perché la prima piattaforma logistica del Mediterraneo, certamente della sponda europea del Mediterraneo, merita di essere trattata non perché gli altri porti valgano meno di noi, ma perché noi siamo lo  sbocco commerciale per le merci in arrivo e in partenza dalla grande piattaforma del Nord Ovest.  Perché il porto di Genova, quello di Savona, e i porti turistici di questa regione meritano di avere un’organizzazione diversa dagli altri.

La nostra tipicità è l’autonomia che stiamo chiedendo. Abbiamo tante cose da fare e quindi mi auguro che questo Governo, ovviamente presieduto dal centrodestra, perché altri Governi non voglio neanche immaginare quali effetti potrebbero avere su questo Paese, si insedi al più presto. Io credo che sia possibile. Credo che bisogna essere seri come noi stiamo facendo. Non siamo li ad occupare delle poltrone. Se non ci sarà la possibilità di fare quello che abbiamo promesso, signori, la parola torni agli italiani”.

 

 

 

 

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