26 Dicembre 2024 01:39

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IMPERIA. CRISI FINANZIARIA RIVIERACQUA, A RISCHIO 250 POSTI DI LAVORO. L’APPELLO DEI SINDACATI: “I COMUNI SOCI SI PRENDANO LE PROPRIE RESPONSABILITÀ”/FOTO E VIDEO

In breve: "Chiediamo ai rappresentanti dei Comuni che fanno parte di Rivieracqua di far fronte alle proprie responsabilità e e pagare quanto dovuto". Questo l'appello lanciato questa mattina in conferenza stampa...

collage_rivisindacati

“Chiediamo ai rappresentanti dei Comuni che fanno parte di Rivieracqua di far fronte alle proprie responsabilità e e pagare quanto dovuto”. Questo l’appello lanciato questa mattina in conferenza stampa da Cgil (Giampiero Garibaldi), Cisl (Luca Vosilla) e Uil (Marco De Andreis) per scongiurare il ricorso al concordato preventivo da parte di Rivieracqua, in quanto avrebbe pesanti ripercussioni sulle ditte edili (e di conseguenza sui posti di lavoro) che vantano crediti significativi nei confronti della società consortile incaricata della gestione del servizio idrico integrato nel comprensorio imperiese/savonese.

La conferenza anticipa di un giorno l’assemblea dei soci di Rivieracqua in programma domani, martedì 20 marzo, in Comune a Sanremo, nel corso della quale gli amministratori dei Comuni soci dovranno decidere se accettare o meno il piano economico finanziario che la società consortile ha predisposto per evitare il ricorso al concordato preventivo.

I sindacati hanno annunciato la loro presenza all’assemblea dei soci, insieme ai lavoratori delle ditte appaltatrici, per chiedere la salvaguardia dei posti di lavoro.

GARIBALDI GIAMPIERO CGIL FILLEA

“Chiediamo ai rappresentanti dei 40 comuni che fanno parte della società consortile Rivieracqua, che gestisce l’ambito territoriale, di fare fronte alle proprie responsabilità , pagando quanto dovuto relativamente alle quote di esercizio.

Questo per far si che non vadano in crisi le 20 aziende creditrici della provincia di Imperia, rispetto agli appalti ricevuti e i lavori forniti a Rivieracqua”.

LUCA VOSILLA FILCA CISL

“Non siamo contro alcuna azienda, ma contro un sistema che non funziona, ossia le partecipate nella gestione della cosa pubblica che inficiano negativamente nell’economia delle 10 aziende edili con le loro maestranze che soffrono questi forti ritardi nel riconoscimento dei crediti alle aziende, in particolare per quanto concerne le retribuzioni”.

MARCO DE ANDREIS FENEAL UIL

“Oltre 250 persone, tra personale e personale non direttamente impiegato in Rivieracqua, stanno rischiando il posto di lavoro. Questa situazione è una situazione che si aggiunge già ad una crisi profonda del nostro settore, stiamo facendo il possibile, faremo il possibile affinchè tutti si accorgano e decidano di prendere la situazione in mano per migliorare questa cosa che sta veramente prendendo una pessima piega.

Vogliamo che tutte le autorità se ne facciano carico”.

 SINDACATI

“Domani mattina saremo presenti, in concomitanza con l’assemblea dei soci di Rivieracqua , per chiedere, con la presenza fisica e diretta dei lavoratori interessati, la salvaguardia del loro posto di lavoro e che i comuni partecipanti versino le loro quote.

È una cosa che sta diventando insostenibile per le imprese riguardo alla loro sostenibilità. Ci sono a rischio 250 posti di lavoro. Già il settore dell’edilizia è un settore che negli ultimi anni ha avuto un calo del 50% , da oltre 5 mila addetti siamo scesi sotto i 2500. 250 persone sarebbero il 10% dell’attuale forza lavoro della provincia di Imperia.

Chiediamo alle classi dirigenti degli enti locali di farsi carico della loro responsabilità, rispetto alla situazione che già non è ideale.

Per adesso non abbiamo sentito ancora alcun sindaco, per adesso si tanno muovendo le confederazioni CGIL, CISL e UIL in provincia”.

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