Si era meritato la convocazione in selezione regionale ligure e si merita ora di gustare un momento che difficilmente dimenticherà. Francesco “Francescone” Chiappori si è messo in notevole evidenza nel torneo “Rocco Caligiuri” alla Tre Fontane di Roma.
Una manifestazione a carattere nazionale che coincide con l’ultimo turno del Sei Nazioni di rugby. E se la Nazionale maschile, pur perdendo, ha dato segnali di rinnovata creatività, mentre quella femminile e le giovanili mettono a segno colpi di rilievo, il futuro avanza. Avanza nelle capacità e nella volontà di ragazzi come Francesco.
Certo, dotato di gran fisico per l’età, ma non basta. Ormai è arrivato ad un livello dove si trova di fronte o gioca comunque assieme a gente della sua stazza. E poi della sua intelligenza, della capacità rapida di problem solving, delle competenze o skills.
Unico reale ligure ponentino in una selezione densa di genovesi e recchelini, suoi abituali avversari, Francesco si è calato nei panni del compagno di sorte e lo ha fatto da par suo.
Lo ha fatto dopo un pomeriggio di passione allo stadio per la partita della Nazionale, che per lungo tempo ha ispirato schiacciando la Scozia per essere superata nel finale. Francesco è silente, ma determinato. Sa osservare. Probabilmente ha capito anche in quel frangente l’utilità di dare tutto anche in poco tempo. E non si è fatto scappare l’occasione.
Il torneo Caligiuri, il giorno dopo, era di per sé a rischio di annullamento per lo stato dei campi di gioco. L’Italia è così. Il rugby non è la ricca realtà calcistica, ma cresce. Perché però illudere tanti ragazzini che hanno fatto sacrifici ? Il fango c’è per tutti e spesso è un’essenza condizionale. Si gioca. E si giocano dei test matches. Di quelli che “o la va o la spacca”.
La Liguria si trova di fronte la Sicilia. E si sa che non è cosa facile, perché il rugby in Sicilia è tradizione, organizzazione e riscatto, voglia di emergere. Qualcuno ricorderà Orazio Arancio o, meglio, “il barone” Lo Cicero. Ecco, la Sicilia è gente così. Il bello della partita è proprio la prestazione di Francesco: cambi studiati, entra da pilone nella ripresa e se la fa tutta. Pilone atipico, alto, lungo, non facile da domare. Mobile. Apparentemente distaccato, ma aggressivo, come si nota in allenamento. Dirompente, veloce, per le memorabili fughe sulle fasce. E il fango lo può esaltare. Ed è così.
Prestazione maiuscola, due mete in saccoccia, partita vinta e occhi puntati su di lui. Una giornata memorabile, di quelle che i ragazzini si ricordano per la vita. Il merito è suo, certo: ha fatto tutti gli allenamenti di selezione, andandoci anche in condizioni precarie, con la bronchite, ad esempio. Ma è un duro. E poi c’è il merito di tutti, dei suoi compagni, con i tanti che hanno partecipato alle selezioni e lo hanno accompagnato e fanno gruppo con lui. E dei tecnici, da Enrico Abbo, a Piero Binelli, a Flavio Perrone, ad Alessandro Castaldo, che era pure a Roma, per seguirlo come da programma. E della società, che è realtà seria, solida e formativa. E adesso, che sia di esempio per tutti. Una partita non fa primavera, ma l’impegno c’è.
TORNEO ROCCO CALIGIURI UNDER 14 (SQUADRE REGIONALI)
A Roma – Stadio Tre Fontane
LIGURIA – SICILIA 30/10 mete liguri di Garaveo (2), Chiappori (2), Marcolini (1), Spairani (1).
LIGURIA U14: Francisco Ernesto Quiroga, Nicola Bozzo, Lorenzo Esposito Corcione, Elia Fasce, Francesco Navone, Mattìa Guastamacchia (Pro Recco), Paolo Bovero, Filippo Famà, Mirko Garaveo, Matteo Palumbo (Amatori Genova), Giacomo Gherardo Papini, Sebastiano Olivari, Carlo Marcolini, Franco Villa, Tommaso Bruzzone, Thomas Ray O’Connor, Brown Destiny Andriani (CUS Genova), Filippo Donda (Province dell’Ovest), Simone Carella, Isa Merhori, Andrea Aurelio Spairani (CFFS Cogoleto&Province dell’Ovest), Francesco Chiappori (Imperia).