“Questa mattina è arrivato un agente di Polizia Municipale sul mercato di via XX Settembre, mentre stavamo lavorando, e ci ha comunicato che a partire da domani noi coltivatori diretti non potremo più lavorare nel mercato coperto di Oneglia. Perdiamo il lavoro da un giorno all’altro. È inaccettabile”.
Si sfogano così i coltivatori diretti imperiesi, Roberto Todde, Giuliana Sabatini, Domenica Parodi, Simone Carassone e Antonio Marzocca.
“Abbiamo chiamato i coltivatori diretti, il Comune, l’Ast e la Polizia Municipale – proseguono – ma abbiamo dovuto fare i conti con un continuo rimbalzo di responsabilità. Alla fine ci è stato spiegato che la decisione è stata presa in quanto sono cambiate le normative. Il problema, però, è che non si fa così. Non si può comunicare una decisione simile da un giorno all’altro.
Noi facciamo tre mercati a settimana. Il martedì in via XX Settembre e il mercoledì e il sabato a Oneglia, nel mercato coperto. Così ne perdiamo due. Potevano comunicarcelo con più anticipo, organizzare delle riunioni per risolvere il problema insieme. Ad esempio si poteva allestire un tendone o spostarci da un’altra parte. Noi siamo ignoranti, contadini, ma non siamo stupidi.
C’è chi lavora nel mercato coperto di Oneglia da 10-20 anni. Abbiamo sempre occupato gli spazi in spunta, pagando 4-5 euro al giorno. Ora, a quanto pare, non si può più fare. E il Comune ce lo comunica il giorno prima? Per di più proprio a ridosso della stagione in cui si inizia a lavorare. Con il clima che abbiamo avuto in questi giorni si fa fatica a piantare. Se non possiamo neanche vendere siamo rovinati. Già l’Italia è un Paese che va male, sembra che si faccia di tutto per ammazzarlo”.
“Ci abbiamo messo degli anni per crearci una nostra clientela – concludono – e ora rischiamo di perdere tutto. Avevamo un banchetto di marmo, dove mettevamo le nostre casette di frutta e verdura. Speriamo davvero che si possa trovare una soluzione al più presto, perché per noi è davvero un problema. Il Comune praticamente lascia a casa cinque famiglie che hanno sempre lavorato duramente e pagato le tasse”.
Contattato da ImperiaPost, l’assessore al Commercio Maria Teresa Parodi spiega: “È cambiata la normativa per quel che riguarda i mercati coperti. Si è passati dal pagamento del suolo pubblico al canone concessorio. Non è più possibile occupare gli spazi in spunta. I coltivatori diretti erano stati informati tempo fa di queste modifiche.
Dobbiamo aspettare che terminino i lavori all’interno del mercato coperto di Oneglia e successivamente indire un bando per questi posti destinati ai coltivatori diretti. Sino a quel momento, purtroppo, non si potrà fare diversamente. Detto questo, i coltivatori diretti saranno liberi comunque di trasferirsi negli spazi del mercato settimanale di Oneglia, all’aperto, per non perdere il proprio giro di affari. Con gli uffici, comunque, ci siamo messi al lavoro per trovare una soluzione transitoria”.