Nella serata di ieri, venerdì 23 marzo, i Carabinieri della Compagnia di Sanremo hanno tratto in arresto due giovani donne di etnia Rom, di cui una verosimilmente minorenne, che nel pomeriggio avevano tentato di forzare la porta di ingresso di un affittacamere, ubicato nel centro matuziano; solo l’intervento dei militari ha costretto le due a desistere dal furto. A dare l’allarme era stata una residente del luogo che, insospettita dalla presenza all’interno del condominio delle due ragazze sconosciute, ha immediatamente avvisato il 112. Ancora una volta, gli occhi e la volontà di collaborare delle persone ha consentito di raggiungere un risultato per la sicurezza comune.
Le donne, prive di ogni documento di identità e di telefoni cellullare, sono state condotte in caserma per gli accertamenti del caso, dai quali sono emersi a carico delle stesse ulteriori provvedimenti di carcerazione emessi dalle Procure di Genova e Bolzano, avendo commesso furti in abitazione in diverse località del Nord Italia.
Gli accertamenti finalizzati ad identificare le ragazze hanno consentito di appurare la presenza di numerosi alias riconducibili alle medesime, circostanza che ha consolidato l’ipotesi investigativa sul modus operandi adottato dalle stesse per eludere eventuali controlli ed essere arrestate.
Inoltre, sottoposte a perquisizione personale, sono state trovate in possesso, nelle proprie borsette da passeggio e sotto gli indumenti, di molteplici arnesi atti allo scasso quali cacciaviti, lime, torce, una chiave inglese ed una scheda di plastica, ricavata attraverso l’incisione di un contenitore per saponi, utilizzata per aprire le porte chiuse senza “mandata”.
Le giovani arrestate, di 20 e 16 anni, di fatto domiciliate in un campo nomadi di Genova, sono state tradotte presso Istituti Penali Minorili di Genova a disposizione dell’autorità Giudiziaria competente.
Sull’episodio è opportuno sensibilizzare la popolazione sulle modalità con cui i “topi d’appartamento” sono soliti operare: spesso si tratta di giovani donne, ben vestite e del tutto insospettabili, perfettamente confondibili con adolescenti della zona.Attendono nascoste che il padrone di casa esca dall’abitazione per poi colpire, in genere prediligendo condomini con più locali. Riescono ad aprire con facilità le porte non chiuse a chiave, spesso senza lasciare segni di effrazione; talvolta, invece, “testano” le serrature e gli infissi, per poi magari tornare in un secondo tempo: è importante, comunque, verificare se sulla porta si scorgano segni inusuali o prima non presenti, indicativi di un tentativo di effrazione, e segnalarlo alle Forze dell’Ordine .
I Carabinieri continuano l’attività di prevenzione e contrasto alla microcriminalità predatoria, con l’invito contattare il 112, Numero Unico di emergenza, per qualsiasi segnalazione utile, così come accaduto ieri.