“Tra me e Claudio Scajola c’era stima e fiducia nel 2001. Un rapporto concreto con fatti concreti. Lui stesso si è ritirato dal partito e dalla vita politica. In seguito non ci sono più stati incontri personali, solo una chiamata all’anno per gli auguri. Mi risulta che non abbia avuto incontri personali neanche con nessun dirigente di Forza Italia”. Così Silvio Berlusconi, chiamato a testimoniare questa mattina nell’ambito del processo, in corso a Reggio Calabria, che vede sul banco degli imputati, tra gli altri, l’ex Ministro con l’accusa di procurata inosservanza della pena, con l’aggravante mafiosa.
Dichiarazioni quelle di Berlusconi che pongono forti dubbi sul rapporto tra il leader di Forza Italia e l’ex Ministro imperiese che nelle scorse settimane aveva dichiarato di aver sentito il Cavaliere al telefono e di aver incassato il suo appoggio per la candidatura a sindaco del capoluogo. “Posso dire che Berlusconi è contento di quello che sto facendo” – disse alla convention dello scorso 16 marzo davanti a circa 600 persone e durante la sua conferenza stampa.
‘“Claudio Scajola nel 2001 era coordinatore di Forza Italia – ha spiegato in aula Berlusconi – È una persona di grandi capacità. È stato coinvolto in vicende giudiziarie dalle quali è uscito innocente, ma che hanno pesato sulla sua immagine”.
Una dichiarazione che potrebbe stravolgere gli equilibri elettorali e minare l’eventuale appoggio del partito di Berlusconi, con tanto di simbolo, a Scajola mentre darebbe maggiore forza all’avversario politico, Giovanni Toti, forte della presa posizione leghista sulla candidatura dell’ex ministro, che dovrà sciogliere le riserve dopo Pasqua.
LA DEPOSIZIONE DI BERLUSCONI (dal canale youtube l’arciere Luigi Palamara – dal minuto 15.30 parla del rapporto con Scajola)