Ha preso il via oggi in Tribunale a Imperia, dinnanzi al giudice Russo e al PM Politi, il processo che vede sul banco degli imputati la 63enne A.S. (socia accomandataria di una società di Diano Castello), accusata di lesioni personali colpose per un incidente in cui rimase gravemente ferito Massimo Brunacci, oggi 46enne.
I fatti risalgono al 31 gennaio 2014, quando Brunacci, meccanico di Taggia, allora 39enne, rimase coinvolto in un grave incidente mentre lavorava all’interno del capannone della ditta a Diano Castello. Nel dettaglio, Brunacci era impegnato a lavorare sul motore di un’Audi, svuotando il serbatoio della vettura, dove era stata introdotta della benzina erroneamente. Nel corso delle operazioni, però, l’auto prese fuoco e il meccanico fu investito dalle fiamme. Brunacci venne quindi trasportato in ospedale a causa di ustioni di secondo e terzo grado a dorso, a collo, braccio destro e polpaccio destro.
A seguito dell’incidente, A.S., in quanto sua datrice di lavoro, è finita a processo con l’accusa di lesioni personali colpose ed è difesa dall’avvocato Ivo Tiri. Oggetto delle contestazioni, in particolare, la violazione delle norme antinfortunistiche, non avendo sorvegliato sulla corretta procedura utilizzata e non avendo provveduto a una formazione in materia di salute e sicurezza del dipendente.
Brunacci si è costituito parte civile ed è rappresentato dall’avvocato Sandro Lombardi.
Il processo è stato rinviato al prossimo 17 settembre 2018.