Sogni, difficoltà, crescita e cambiamento. Sono questi i temi del Musical “La Giostra”, ambientato negli anni ’90, che andrà in scena a Torino il 21 aprile al Teatro Sporting Dora.
A realizzare le coreografie è la ballerina e coreografa imperiese Anna Amelio, da anni a Milano per migliorarsi sempre di più nel campo artistico.
Dopo aver frequentato la MTS – Musical The School!, Anna, 27enne, ha continuato il suo percorso entrando nella compagnia di Genova GDS DanceCompanyItalia e, oltre a insegnare danza moderna e a lavorare come ballerina e attrice, ha fondato, insieme ad altri artisti, il gruppo di ballo CDC – Crazy Dancers’ Crew, con il quale si esibisce per le strade italiane e svizzere.
PARLACI DE “LA GIOSTRA”. DI COSA PARLA LO SPETTACOLO?
“Si tratta di uno spettacolo inedito, con musiche, testi, sceneggiature e coreografie completamente originali. La storia parla di una comunità dove vivono diversi ragazzi, ognuno con la sua storia. Durante lo spettacolo i personaggi crescono e si evolvono. Ci sarà un evento particolare, che si respirerà per tutta la durata dello spettacolo, che caratterizzerà la storia, ma non voglio rivelare troppo.
Le scenografie saranno davvero particolari perché verrà utilizzato materiale riciclato. Per esempio, per l’illuminazione a bordo del palco saranno usate le lattine con all’interno le lampadine”.
PERCHÈ HAI DECISO DI COLLABORARE AL PROGETTO?
“Quando ho ricevuto il materiale su cui lavorare, in particolare le musiche, sono subito rimasta colpita dalla genialità e mi sono sentita immediatamente coinvolta.
Io insegno danza da anni, quindi sono abituata a inventare coreografie, ma è la prima volta che lavoro come coreografa di ballerini professionisti, giovanissimi e preparatissimi, e sono molto emozionata. Sarà un’esperienza unica vedere le mie coreografie interpretate da un cast di questo livello.
Nelle scorse settimane ho montato le coreografie, in totale 5, e non ho avuto problemi per la fantasia, perché le musiche sono davvero stimolanti”.
CHE STILE HANNO LE COREOGRAFIE?
“Essendo ambientato negli anni ’90, il contesto è moderno, ma non troppo. Anche lo stile delle coreografie, quindi, sono adeguate. Il gesto coreografico è spesso abbinato alla parola, perchè, essendo un musical, è necessario che i movimenti rappresentino il senso di ciò che si sta raccontando. Non deve esserci stacco tra il recitato e il ballato. Il genere del musical ha dietro un grande lavoro, dato che non si ricerca la semplice esecuzione, ma anche e soprattutto l’interpretazione”.
LA DANZA FA ORMAI PARTE DELLA TUA VITA. QUAL È STATO IL TUO PERCORSO?
“Ho iniziato a Imperia a 14 anni, alla scuola Mov’art, studiando danza classica, modern, contemporanea e modern-jazz. Finito il Liceo Vieusseux, mi sono spostata a Milano, dove mi sono diplomata al MTS Musical The School e in seguito alla MDM Academy. Da anni faccio parte della compagnia di Genova GTS e ho intrapreso numerose esperienze nel campo dello spettacolo. Per fare qualche esempio, ho ballato per il Circo Orfei, per “Quelli del Calcio” sulla Rai, per “For Live in Levis” con i coreografi portoghesi C. Martins e R. Carriço. Mi sono esibita con Manuel Frattini in un villaggio vacanze in Sardegna e con il mio gruppo di ballo abbiamo realizzato spettacoli come artisti di strada in Svizzera e in Nord Italia”.
CI SARÀ LA POSSIBILITÀ DI VEDERE LO SPETTACOLO A IMPERIA?
“Per ora è previsto il debutto a Torino, ma speriamo di portarlo in giro. Sarebbe meraviglioso portare a Imperia anche solo qualche estratto dello spettacolo, magari d’estate, all’aperto. Il problema purtroppo è alle radici, mancano gli spazi e gli strumenti per trasmettere arte nella nostra città, nonostante ci siano tutti i requisiti e sicuramente l’interesse da parte dei cittadini. Dopo la chiusura del Teatro Cavour, inoltre, la situazione è peggiorata ulteriormente. Mi auguro che in futuro ci potranno essere maggiori opportunità”.
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