È in programma questo pomeriggio, a Genova, quello che con tutta probabilità sarà il summit decisivo per la scelta del candidato sindaco del centrodestra in vista delle elezioni comunali di Imperia. All’incontro saranno presenti, oltre al presidente Giovanni Toti e a Marco Scajola, il neo parlamentare Giorgio Mulè e i coordinatori regionali dei quattro partiti della coalizione, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia.
Il candidato numero uno è Luca Lanteri, molto vicino a Noi con l’Italia e proposto dalla Lega. Un nome su cui tutte le forze politiche dovrebbero convergere, ma che in realtà ha sollevato non pochi malumori.
A Lanteri, in particolare, vengono contestati, soprattutto dagli esponenti locali di Forza Italia e Fratelli d’Italia, gli ultimi anni, con il sostegno alla lista del Sindaco Carlo Capacci, Imperia Cambia, alle elezioni del 2013, e con la candidatura alle regionali a sostegno di Raffaella Paita, espressione del Pd, nella lista Liguria Cambia, in opposizione a Giovanni Toti e al centrodestra.
Non solo, Lanteri viene considerato un candidato non sufficiente rappresentativo della volontà di cambiamento più volte sbandierata dal “modello Toti”, in particolar modo per la sua lunga militanza (12 anni assessore all’urbanistica, tra le due giunte Sappa e la giunta Strescino, abbandonata anzitempo con le dimissioni) in Forza Italia, al fianco di Claudio Scajola.
Toccherà a Toti cercare di mettere tutti d’accordo, ma non sarà semplicissimo. Il malumore all’interno di Forza Italia è crescente e la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente nel caso in cui la colazione di centrodestra si presentasse alle urne senza il simbolo di Forza Italia. In tal caso alcuni esponenti locali del partito avrebbero già annunciato il proprio disimpegno e la volontà di non candidarsi.
Sino ad oggi tutti i candidati proposti da Forza Italia hanno declinato gentilmente l’invito, da Enrico Lauretti a Antonello Ranise, da Lucio Carli a Antonio Parolini (quest’ultimo in lizza per un posto in giunta in caso di vittoria di Lanteri). Una serie di rifiuti che ha provocato anche qualche dissapore tra Marco Scajola e i principali militanti locali del partito, che più volte hanno chiesto all’assessore regionale, senza successo, di scendere in campo in prima persona per sfidare lo zio, candidandosi Sindaco.
Ma non è tutto, perché lo stesso Lanteri avrebbe chiesto garanzie prima di accettare la candidatura. Preoccupato dalle voci di possibili passi indietro dell’ultima ora, l’ex assessore comunale, avrebbe chiesto la presenza nelle liste dei candidati forti di Forza Italia (vedi Poillucci, Ranise, Gaggero, Acquarone) e un impegno consistente da parte del presidente Toti.
Nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 5 aprile, la resa dei conti. Lanteri riuscirà a mettere tutti d’accordo?