22 Novembre 2024 17:10

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22 Novembre 2024 17:10

ELEZIONI 2018. IMPERIA. GIRIBALDI:”GROSSO CANDIDATO SINDACO IDEALE PER LA SINISTRA UNITA, CI RIPENSI. CLAUDIO SCAJOLA E LANTERI…”/L’INTERVISTA

In breve: L'appello a Grosso arriva da Mario Garibaldi, avvocato, candidato per l'uninominale alla Camera per Liberi e Uguali alle scorse elezioni politiche, in una lunga intervista rilasciata al nostro giornale

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“Gianfranco Grosso ha tutte le carte in regola per mettere al servizio della città la propria esperienza politica e quindi per essere un buon sindaco per questa città. Spero riveda la sua decisione di non candidarsi”. L’appello arriva da Mario Garibaldi, avvocato, candidato per l’uninominale alla Camera per Liberi e Uguali alle scorse elezioni politiche, in una lunga intervista rilasciata al nostro giornale.

Garibaldi, oltre a indicare in Gianfranco Grosso il candidato ideale della Sinistra, e non solo, boccia senza mezzi termini le candidature di Claudio Scajola (“che proprio lui parli di salvare Imperia mi sembra una presa in giro per gli elettori“) e di Luca Lanteri (“è un ex collaboratore di Scajola, ed è stato, proprio insieme a Scajola, l’affossatore principale del porto commerciale della città di Imperia”).

Giribaldi invita anche la Sinistra a restare unita e a mettere da parte i particolarismi.

LA SINISTRA ANDRÀ UNITA AL VOTO. COME VEDE IL PROGETTO IMPERIA BENE COMUNE IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI?

“Sono d’accordo al 99% con il contenuto dell’intervista che Gianfranco Grosso ha rilasciato a ImperiaPost, con particolare riferimento alle valutazioni sul lavoro fatto dal gruppo di Imperia Bene Comune per la città, quindi il fatto di essere riusciti a imporre all’agenda politica questioni decisive come i rifiuti, come il porto pubblico e a tradurre queste proposte in delibere spesso votate da tutto il consiglio.

Sul piano più strettamente politico credo che Imperia Bene Comune debba continuare ad esistere, quindi sono d’accordo con lui perchè è un caposaldo importante per la sinistra, per i voti che ha preso 5 anni or sono e per quelli che può ancora prendere.

L’Italia ha bisogno di una sinistra, perchè il Partito Democratico ormai è un partito centrista, fa politiche centriste e quindi ancorché una parte dell’elettorato di sinistra ancora si rivolga a quella formazione.

Anche alla luce del risultato in parte deludente di Liberi e Uguali, c’è bisogno di qualcosa di più ampio, di più inclusivo, che non vuol dire soltanto Potere al Popolo e Liberi e Uguali, ma vuol dire soprattutto tante persone, tante realtà come me ad esempio, che non sono iscritto a nessun partito, che però sentono il bisogno di una forza politica che faccia politica di sinistra in maniera seria e coerente”.

LEI HA INTENZIONE DI IMPEGNARSI IN PRIMA PERSONA PER DARE UNA CONTINUITÀ A QUELLO CHE È STATO IL SUO IMPEGNO PER LE POLITICHE?

“Prima delle elezioni un pò tutti siamo candidati, io non sono venuto meno a queste tradizioni. Si , la domanda mi è stata fatta e io ringrazio chi ha avuto la cortesia di propormi, ma per ragioni di carattere professionale e anche familiare, non sono in questo momento in grado di espormi ad un impegno di questo genere.

Certo intendo continuare, come molti altri, a impegnarmi nella nascita di una formazione politica di cui l’italia e anche la città hanno bisogno.

Non ho intenzione di candidarmi e ringrazio quanti me lo hanno chiesto, quantomeno non adesso , magari se ne parlerà tra cinque anni. D’altra parte, come vedo nel campo opposto, Scajola a 70 anni si propone come alfiere del rinnovamento, io tra 5 anni ne avrò 65 e quindi rispetto a lui sarei un ragazzino”.

A PROPOSITO DI CLAUDIO SCAJOLA. È D’ACCORDO CON QUANTO DICHIARATO DA GROSSO AL. NOSTRO GIORNALE?  (‘HO VISTO TANTI ANZIANI A QUELLA FAMOSA CONVENTION, TUTTE QUELLE PERSONE CHE HANNO PORTATO IMPERIA ALLO STATO ATTUALE”)

“Io le dirò di più, ho già fatto il consigliere comunale di Imperia dal 1980 all’85 e devo dire che quelli che erano alla convention di Scajola addirittura sono arrivati dopo quegli anni 80-85.

Tutti hanno il diritto di candidarsi e quindi questo diritto lo ha anche Claudio Scajola, certo che dire ora che vuole salvare Imperia, dopo che lui e la sua politica per 40 anni hanno fatto il bello e il cattivo, francamente mi sembra un po’ una presa in giro per gli elettori.

Sul piano generale mi sembra un po’ avvilente che questa supposta antitesi tra Scajola e il candidato del centrodestra, che però è un ex collaboratore di Scajola. Lanteri con Scajola è stato l’affossatore principale del porto commerciale della città di Imperia, che oggi non esiste quasi più grazie alle scellerate scelte di Lanteri e di Scajola che si sono fatti paladini di Caltagirone.

Qualcuno ha detto kramer contro kramer, ricordando quel famoso film di qualche anno fa. La sensazione è che si continui a pensare agli imperiesi come a degli imbecilli, a delle persone che non hanno la memoria storica. È sotto gli occhi di tutti, Scajola è stato un uomo di potere per tanti anni e quindi è normale che abbia un certo seguito soprattutto magari tra persone ancora più vecchie di me. Però, da qui a proporsi come alfiere del rinnovamento di una situazione i cui danni in buona misura derivano dall’impostazione che lui e il centrodestra hanno dato, mi sembra ce ne passi”.

LA SINISTRA COSA DEVE PRESENTARE AGLI ELETTORI PER RAPPRESENTARE UNA PROPOSTA INTERESSANTE?

“Io credo che prima di tutto la sinistra, quindi Imperia Bene Comune, debba continuare sulla strada che ha già iniziato e che faticosamente l’amministrazione Capacci ha in parte cominciato a fare propria.

Mi riferisco innanzitutto alla questione del porto pubblico, sono state poste le condizioni anche grazie alla positiva soluzione di gran parte del contenzioso , perchè il porto resti resti pubblico e quindi , perchè la città tutta ne tragga un vantaggio.

Il porto pubblico non è una scelta ideologica, è una scelta nell’interesse della città. Che poi una parte dei servizi possa essere anche data in appalto, questo ci sta naturalmente. Il pubblico ha patito per la privazione e per la cattiva utilizzazione di un bene demaniale, mentre dovrebbe essere il pubblico, quindi la città, gli imperiesi, a trarre beneficio da questa struttura.

Portare avanti il discorso della raccolta differenziata spinta. Una città che vada a risparmiare in prospettiva sul costo del recupero, ma che vada ad essere pulita. Viene difficile pensare ad una città sporca come la nostra, come è adesso, come forse non è mai stata, tranne la breve parentesi della precedente gestione che è stato veramente un disastro. Tra l’altro anche quello è stato un capolavoro del centrodestra, un appalto fatto su misura per quella schifezza che abbiamo avuto.

Credo che su queste cose, sulla riqualificazione della città, sul piano concreto, si possa fare molto. Penso ad esempio a quello che abbiamo fatto qua a Porto Maurizio, una battaglia per l’isola pedonale in via Cascione. Tutti i centri storici d’Europa sono ormai pedonalizzati, quello è il futuro , quella è la scelta, eppure abbiamo avuto delle resistenze , guarda caso per lo più provenienti da una zona del centrodestra, da una parte dei commercianti.

Bisogna fare un salto anche culturale di qualità , rendersi conto che dobbiamo puntare ad essere una città sempre più pulita, meno macchine, più a misura d’uomo di turista, ma anche di abitante”.

LEI È D’ACCORDO CHE UN’ALLEANZA, UN’INTESA CON IL PD SAREBBE ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE?

Nella vita è difficile fare valutazioni così drastiche. Io oggi sono d’accordo perché ad Imperia il PD ha fatto delle politiche estremamente pasticciate a voler essere benevoli. Tutt’ora non riesco a capire se il PD abbia intenzione di candidare il proprio esponente oppure no.

Io non sono mai per personalizzare eccessivamente la battaglia politica, però credo, ed è questo forse l’1% del mio disaccordo con Gianfranco Grosso, che è un caro amico, che secondo me Gianfranco ha tutte le carte in regola per mettere al servizio della città la propria esperienza politica e quindi per essere un buon sindaco per questa città.

Per essere un punto di riferimento, per accogliere consenso, certo a sinistra, ma non solo a sinistra, anche in aree tradizionalmente più moderate , ma che vedono nella sua persona una possibile vera soluzione a queste contrapposizioni un po’ fittizie.

Un pò come Casano nel centrodestra. Persona con la quale non vado molto d’accordo politicamente, ma sulle cui perplessità in merito alla candidatura a Sindaco del centrodestra di Lanteri, non posso che convenire“.

LA SUA RICHIESTA, INSOMMA, È CHE GROSSO FACCIA UN PASSO INDIETRO SULLA SUA IDEA DI NON CANDIDARSI?

“Non bisogna personalizzare eccessivamente, penso e spero che ci sarà a breve una grande assemblea pubblica di Imperia Bene Comune, della sinistra.

Sono circolati altri nomi, tutte persone degne ci mancherebbe altro, non sono nessuno per dire chi debba e chi non debba essere. Esprimo una mia opinione.

Secondo me , salvo particolari colpi di scena, questo è il momento in cui le forze politiche anche piccole o piccolissime devono rendersi conto in maniera particolare che se la sinistra vuole fare un salto, se si vuole dare alla città una strada politica con i programmi della sinistra, bisogna mettere da parte i piccoli particolarismi di identità di questa o quell’altra formazione.

Bisogna privilegiare l’apertura del dibattito con la sinistra, ma anche con quegli strati di popolazione, come i commercianti e i professionisti che guardano con interesse la dove vi siano delle possibilità concrete di lavoro. Mi sembra che Gianfranco Grosso rappresenti bene questa opportunità. Ciò non toglie che ci possano essere altre opzioni che verranno valutate”.

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