Si sente perseguitata sul posto di lavoro da un collega, vittima di un corteggiamento non gradito. Un‘impiegata ha cosi segnalato il proprio corteggiatore alla Polizia che, dopo le indagini del caso, ha fatto scattare il provvedimento di ammonimento disposto dal Questore Cesare Capocasa.
Le molestie insistenti del collega di lavoro, le ansie e i disagi
Il caso riguarda una dipendente che asseriva di sentirsi perseguitata sul luogo di lavoro. Il rapporto sentimentale tra i due, a differenza di altri casi, non si era mai instaurato, restando solo un’immaginazione nella mente dell’uomo che, complice il fatto di essere colleghi di lavoro, con insistenza, ha dato vita a un corteggiamento affatto gradito che ha creato ansie e preoccupazioni alla donna, nonché un notevole grado di disagio sul posto di lavoro. La Polizia di Stato, effettuate le indagini, ha emesso l’ammonimento nei confronti dell’uomo.
Il provvedimento dell’ammonimento. Di cosa si tratta
L’ammonimento del Questore è un provvedimento duttile, dichiaratamente a carattere preventivo, che si adatta a numerose circostanze.
Non deve, infatti, essere relegato ai soli casi di stalking che derivano da una pregressa situazione sentimentale, circostanza alla quale spesso – o meglio esclusivamente – viene associato.
Il Questore può infatti emettere questo provvedimento nei confronti di chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.
Essendo, come detto, uno strumento a carattere preventivo riesce a colmare quelle zone grigie antecedenti alla commissione di un fatto reato costituite da atti che, se non attenzionati, potrebbero – in quella che viene chiamata escalation della violenza – degenerare in condotte esponenzialmente più gravi.
Ecco che, in tutti i casi in cui non sia stata ancora sporta querela, chiunque si senta vittima di atti persecutori – esponendo con dovizia di particolari le circostanze del caso – può rivolgersi al Questore che, effettuate le dovute indagini, potrà emettere il suddetto provvedimento.
Allontanando quindi l’istituto dell’ammonimento dalle sole relazioni sentimentali, diventa un istituto a grande valenza preventiva, utilizzabile, per esempio, anche in occasione delle liti condominiali; vieppiù che, ora, è possibile procedere in tal senso anche per atti di cyberbullismo.
Elemento imprescindibile è, ovviamente, la segnalazione ai competenti Uffici di Polizia.