23 Novembre 2024 12:24

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23 Novembre 2024 12:24

ELEZIONI IMPERIA 2018: CLAUDIO SCAJOLA A RUOTA LIBERA. DA CAPACCI AL PD, DA ABBO A CASANO, SINO A CALTAGIRONE E GIUSTINA DESTRO/L’INTERVISTA

In breve: Secondo appuntamento elettorale questo pomeriggio per il candidato Sindaco Claudio Scajola. L'ex Ministro ha incontrato i simpatizzanti presso lo stabilimento balneare i Sogni d'Estate a Oneglia

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Secondo appuntamento elettorale questo pomeriggio per il candidato Sindaco Claudio Scajola. L’ex Ministro ha incontrato i simpatizzanti presso lo stabilimento balneare i Sogni d’Estate a Oneglia. Ai giornalisti presenti, Scajola ha rilasciato dichiarazioni su varie tematiche, dalla rinuncia alla candidatura di Carlo Capacci alle dichiarazioni del Sindaco uscente sul Pd, passando per l’annuncio delle candidature di Guido Abbo (centrosinistra) e Alessandro Casano (indipendente) per arrivare sino alle polemiche sul trenino di cristallo sulla ciclabile e alla condanna di Giustina Destro e Bellavista Caltagirone.

Cosa ne pensa della candidatura di Abbo?

“Mi pare con oggi che finalmente ci siano tutti i concorrenti per il ruolo di Sindaco di Imperia. Questo è positivo, perchè la democrazia è una cosa importante, ci sarà il confronto a chi convincerà più cittadini.

C’è chi è partito prima e c’è chi è partito dopo. Saremmo tutti pronti al nastro della partenza di questa gara, che deve avere come obiettivo non l’occupazione di potere, non deve avere nessun concetto di affermazione personale, ma di chi riesce a convincere maggiormente i cittadini imperiesi di essere capace a risolvere i problemi della città”.

Casano ha annunciato che correrà da solo, poteva essere un soggetto politico da recuperare per il suo fronte?

“Noi non andiamo a caccia di persone. Abbiamo raccolto l’invito della gente che pensa che io possa essere un buon maestro dall’esperienza che io ho acquisito nella vita e abbiamo messo insieme un gruppo fresco, giovane, di gente in gamba, di gente che per la maggioranza sono fuori da esperienze politiche precedenti e che hanno voglia di dare un po’ del tempo libero.

Mi piace dire che penso che un primo risultato l’ho raggiunto, cioè di avvicinare delle nuove persone all’amministrazione della città. Non saremmo riusciti ad avvicinarli ai partiti, è stato più facile avvicinarli ai bisogni della città di Imperia“.

Ci saranno più liste a suo sostegno?

“Stamattina abbiamo definito anche i simboli delle tre liste. Vengo adesso dagli ultimi particolari, c’è il problema che ci sono più candidati dei 96 posti delle tre liste. Stiamo valutando se è necessario farne anche una quarta“.

Capacci vi ha fatto un favore con quelle dichiarazioni così forti nei confronti del Pd?  Ha detto che è impossibile governare con il Pd, è d’accordo?

“Io non ho governato mai con il PD, quindi non sono un esperto. Da cittadino imperiese mi pare di aver visto che la condizione di questi cinque anni è stata rissosa, piena di problemi, con difficoltà ad affrontare i temi importanti della città e se lo dice Capacci non ho difficoltà a crederci. Che poi fossero maggiori le responsabilità del PD, di Capacci o di che era con loro, non lo so dire”.

Un pensiero sulla rinuncia alla candidatura di Carlo Capacci?

“Avrà fatto i suoi conti e avrà valutato che la sua esperienza è stata faticosa, non meritava di essere tentata una ripetizione. Io ho rispetto per chiunque nella storia della sua vita ha fatto il sindaco, io l’ho fatto due volte , è molto faticoso, è gratificante, ma bisogna comunque sempre rispettare chi svolge questo ruolo”.

La sua dichiarazione sul trenino di cristallo sulla posta ciclabile è stata al centro di questo inizio di campagna elettorale…

“È la dimostrazione di come sia difficile parlare seriamente dei problemi, di come si riesca a mistificare. Io non ho parlato di tram di cristallo, io ho semplicemente detto quello che è chiaro a tutti. Andare da Porto Maurizio a Oneglia è diventato impossibile con il mezzo pubblico, che va ancora più lento delle autovetture, eD è impossibile raggiungere Diano Marina passando da Capo Berta.

Ho quindi detto che, il fatto di avere libera l’area ferroviaria deve avere come primo obiettivo la pista ciclabile, di cui sono un assertore da tempi non sospetti.

Quella che c’è attualmente di pista ciclabile porta sicuramente gran parte del merito personale nel mio impegno.

Sarebbe folle pensare ad esempio, che la galleria di Capo Berta la si debba abbandonare a se stessa, quando potrebbe essere un collegamento veloce e pulito, con un mezzo elettrico come c’è nelle più grandi città del mondo. Bisogna copiare dai più bravi e non dai più cattivi.

Un mezzo elettrico ecologico, pensate che in tre minuti collegherebbe Diano Marina con la zona di Oneglia, dove è certamente evidente a tutti che una pista ciclabile non la facciamo passare dentro la galleria di Capo Berta, ma la facciamo passare fuori sulla strada a mare.

Andiamo a vedere ad esempio se ci sono altre compatibilità fra un trasporto pulito, ecologico, di gomma, che non faccia barriera, e la pista ciclabile, partendo dal presupposto che prima c’è la pista ciclabile, guai perdere questa opportunità, dopodichè ci sono periodi , mica si deve fare tutto insieme. È opportuno prevedere.

La vita nella mia amministrazione pubblica che ho svolto mi ha insegnato che se prevedi, riesci poi a realizzare.

Da Sindaco mi è capitato, con una infuocata assemblea consiliare, di approvare il tracciato della ferrovia trent’anni fa e ho deciso, imponendomi, di farla passare il più vicino possibile alla città per dare b alla stazione, come una cosa viva e non una cosa lontana. Non avrei mai immaginato all’ora di trovarmi 20 anni dopo Ministro della Repubblica e di riuscire a farla finanziare. Oggi abbiamo la ferrovia trasferita a monte.

Perchè , con la stessa lezione di vita, non ragioniamo anche di pista ciclabile? Ma anche di risolvere il problema di raggiungere Porto a Oneglia in tempi più celeri?

Chi dice diversamente o non ha capito quello che ho voluto dire o invece vuole semplicemente mistificare”.

Giustina Destro e Caltagirone, si sente di esprimere la vicinanza nei loro confronti dopo la condanna a Padova?

“Io sono rimasto molto meravigliato perchè non conoscevo questa vicenda. L’ho letta oggi, non la conoscevo.

Conosco Giustina Destro da diversi anni perchè era vicepresidente di Confindustria, prima di diventare Parlamentare di Forza Italia. Io la conobbi come vicepresidente di Montezemolo , quando ero Ministro dell’Industria. Caltagirone lo conobbi poco prima dell’esistenza del porto, che come è noto qui fu portato da Cozzi Parodi e non dal sottoscritto.

Non conoscevo questa vicenda, ma conoscendo Giustina Destro, sono convinto che tutto sarà stato assolutamente regolare, anche perchè Giustina Destro è una persona molto facoltosa. Detto questo, da garantista e visto quello che ho vissuto sulla mia pelle, io rispetto tutti i cittadini sino a quando le sentenze non sono passate in giudicato“.

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