“Mi piace pensare che persone e dirigenti di cui ho stima e che con le nostre ultime decennali Amministrazioni alla guida del Comune di Imperia, e quinquennali, in Provincia, hanno percorso e contribuito a realizzare un rilevantissimo insieme di opere pubbliche, intervengano nel dibattito politico-amministrativo per rivendicare con orgoglio l’opera svolta e si rammarichino e giudichino nel contempo riprovevoli le divisioni in atto nello stesso ambito politico da persone unite da comuni valori e, aggiungerei anche, sentimenti consolidati” – Così, in una nota stampa l’ex sindaco ed ex di Imperia, Luigi Sappa, replica alle dichiarazioni dell’ex dirigente provinciale, Enrico Lauretti.
“Ma chi ama la filosofia, ben dovrebbe conoscere Seneca, e i suoi ammonimenti:’L’uomo più potente è quello che è padrone di se stesso!’.
In questo momento tale ammonimento è tanto più prezioso quando si deve giudicare l’essenza di un uomo libero che Imperia chiamerà al governo per i prossimi anni.
Merita pertanto rispetto chi spontaneamente decide di dedicare, alla soglia della sua “senectudo”, parte, anzi, tutta la sua vita alla Comunità che nel passato tanto gli ha dato e dalla quale tanto ha ricevuto in termini di consensi.
Dopo aver rappresentato i vertici esecutivi a livello nazionale, non solo non si è mai dimenticato della sua Imperia, ma ogni sua azione è stata rivolta a supportarne l’attività politico-amministrativa alla quale ora, per senso di riconoscenza, vuole ritornare per rilanciarne quel disegno politico amministrativo interrotto: questi è Claudio Scajola.
Non minore attenzione merita anche chi, a lungo, ha partecipato alla compagine amministrativa cittadina nelle giunte che dal 1999 al 2009, in ruoli di varia natura. hanno contributo con il Sindaco alla realizzazione di un progetto condiviso che tanto entusiasmo aveva acceso, generato da ampio consenso.
Amici e ottimi amministratori, non solo di Forza Italia, che, per la gran parte, oggi appoggiano Claudio Scajola.
Ma si sa: così va il mondo! ‘Nella vita c’è chi fa e c’è chi se ne attribuisce i meriti’. Mi pare che sia condivisibile rivendicare l’appartenenza alla prima categoria, se non altro perché è senz’altro meno affollata”.