Il prossimo 2 maggio la Abaco Spa subentrerà all’Ast nel servizio di gestione dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità (IPC) e del Servizio Pubbliche Affissioni e Tassa di Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP). Una buona notizia per il Comune di Imperia, ma non per i dipendenti che, riassorbiti dalla nuova società, dovranno fare i conti con una decurtazione degli orari fino al 50%, con conseguente riduzione dello stipendio. Due dipendenti non hanno accettato le condizioni poste dalla nuova società. Proprio sui rischi per i dipendenti, nel giugno del 2017 si erano sollevate feroci polemiche in consiglio comunale.
La riduzione degli orari
La nuova società ha proposto un taglio degli orari fino al 50% e 2 dipendenti hanno fatto un passo indietro, rifiutando la proposta. Il taglio è conseguente anche a una riduzione delle competenze. La Abaco, infatti, si occuperà solo dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità (IPC) e del Servizio Pubbliche Affissioni e Tassa di Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche (TOSAP), la riscossione di Imu, Tari e Tares rimarrà in economia e verrà gestita direttamente dal Comune, mentre la riscossione coattiva verrà affidata all’Agenzia delle Entrate, in particolare all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il nuovo ente pubblico economico che prenderà il posto di Equitalia dal 1° luglio.
I ritardi nella gara d’appalto
Il Comune aveva prorogato il servizio nei mesi scorsi ad AST sino al 31 dicembre 2017 in attesa di espletare la gara d’appalto.
Al bando pubblico lanciato dal Comune erano pervenute 4 offerte e la migliore era risultata quella della società Abaco di Piacenza, attiva già nei comuni di Sanremo e Taggia per gli stessi servizi di riscossione. L’offerta della società vincitrice, però, era risultata notevolmente più bassa rispetto alle concorrenti e il Comune ha dovuto effettuare le necessarie verifiche per valutare l’eventuale anomalia della proposta.
Abaco Spa aveva quindi fornito le giustificazioni riguardanti “l’economia del processo di prestazione dei servizi offerti, le soluzioni tecniche prescelte o le condizioni eccezionalmente favorevoli di cui dispone l’offerente per fornire i prodotti, per prestare i servizi o per eseguire i lavori, l’originalità dei servizi proposti dall’offerente, il costo della manodopera”.
A seguito della valutazione della commissione giudicatrice, l’offerta era stata ritenuta congrua e la società si era effettivamente aggiudicata il bando.
Il commento di Carlo Capacci
“Abbiamo fatto quello che abbiamo potuto. Per quanto concerne il bando, se ne è occupato il dirigente. Noi abbiamo dato l’input di salvare i posti di lavoro, evidentemente questo è stato il massimo della premialità possibile. L’importante, comunque, penso sia stato mantenere il posto di lavoro“.