“Non ci sarà nessuna guerra civile”. È questo il commento di Giuseppe Fossati, Area Aperta, a seguito dell‘incontro per presentare il programma elettorale del candidato sindaco Luca Lanteri (centrodestra), avvenuto nella serata di ieri al cinema centrale.
“Ieri è stata una lunga giornata di lavoro, terminata con una interessante e produttiva riunione con la squadra, di imperiesi doc, che collabora con Claudio Scajola, per mettere a punto il programma per rilanciare Imperia, insieme.
Arrivato a casa alle 22, digiuno e molto stanco, ma soddisfatto per il lavoro fatto, ho avuto un grande piacere nel leggere i giornali on line.
Insomma, parliamo tutti di rilanciare Imperia con il turismo balneare, culturale, sportivo, congressuale, ma nessuno, prima di Luca Lanteri ed i suoi nuovi amici genovesi, aveva pensato a rilanciarla con il turismo elettorale.
Un’idea geniale. Frotte di parlamentari, assessori, consiglieri, dirigenti pubblici, amministratori di enti pubblici, consulenti strapagati, dirigenti di partito, miracolati della politica, nullafacenti lautamente stipendiati dai cittadini, con codazzo al seguito e provenienti da ogni dove, invece di lavorare nei loro uffici, viene a fare il turista ad Imperia e sta invadendo la nostra bella città, per fare la comparsa e colmare il vuoto di indigeni.
Una goduria per bar e venditori di noccioline. Unica nota stonata, nel gioioso clima da club vacanze itinerante, un signore, con un nome da cartone animato che, dimenticando di essere in gita a spese dei cittadini, invece di godersi il sole, ha preannunciato addirittura una ‘guerra civile’ ad Imperia.
Ovviamente non c’è e non ci sarà nessuna guerra civile ad Imperia.
Ci sono solo persone, molte, che non hanno nulla contro i turisti elettorali, per carità, basta che poi se ne tornino a casa loro, lasciando decidere agli imperiesi da chi vogliono essere amministrati.
Se poi, questi turisti elettorali, tra un aperitivo ed un’altro, una comparsata ed un’altra, avessero anche la compiacenza di lavorare un po’, non sarebbe male.
Sapete, gli imperiesi, che sono persone concrete, cominciano a chiederselo: ma questa gente, se è sempre qui ad Imperia a ridere ed a darsi pacche sulle spalle uno con l’altro, quando fa il lavoro per cui è pagata?”.