“Ioculano bastardo, noi non ci scusiamo”. Così recita la scritta comparsa nei giorni scorsi sulle barriere poste presso la rotonda di Castelvecchio, rivolta al sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano.
La condanna dell’attivista imperiese accusata di diffamazione
Risale a soli 10 giorni fa la condanna in Tribunale dell’attivista imperiese Rosella Dominici, accusata di diffamazione dal sindaco di Ventimiglia per averlo apostrofato su Facebook con la parola “bastardo” nel 2015, a seguito dello sgombero del presidio a sostegno dei migranti ai Balzi Rossi, messo in atto da parte delle forze dell’ordine su richiesta di Ioculano.
La Dominici, finita a processo, è stata successivamente condannata al pagamento di mille euro di multa, di mille euro di risarcimento danni in favore della parte civile e delle spese legali per un importo pari a 3 mila euro.
I presidi degli attivisti a sostegno di Rosella Dominici
Durante le varie fasi del processo, davanti al tribunale di Imperia si sono sempre ritrovati numerosi attivisti e no Borders per manifestare la loro vicinanza all’imputata. Il giorno della sentenza, a seguito della pronuncia della condanna da parte del giudice monocratico Daniela Gamba, si sono sollevate le proteste da parte dei presenti. La Dominici, intervistata pochi minuti dopo da un inviato di ImperiaPost, ha dichiarato di voler ricorrere all’appello per opporsi alla sentenza.
La scritta comparsa alla rotonda di Castelvecchio
A circa 2 settimane dalla sentenza, è comparsa una scritta, probabilmente realizzata con una bomboletta spray nera, che riporta le parole “Ioculano bastardo, noi non ci scusiamo”. Sono ancora ignoti gli autori del gesto, ma non si esclude che le forze dell’ordine visioneranno i filmati delle eventuali telecamere presenti nella zona per risalire ai responsabili.
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