Comune di Imperia–depuratore, una storia infinita. La società incaricata della costruzione del depuratore, la Ati Ferrero-Siba, infatti, ha intentato una nuova causa contro il Comune, questa volta “per il pagamento dei lavori ‘definiti’ extra progetto rispetto al contratto del 28.05.2010 per il completamento dell’impianto di depurazione”.
Una causa da oltre 600 mila euro
La causa intentata dalla Ati Ferrero-Siba contro il Comune di Imperia ammonta a un totale di circa 615 mila euro. Nel dettaglio, 195.707,52 euro per i lavori extra progetto e 421.389,90 euro per interessi legali e moratori.
Il Comune di Imperia ha deciso di costituirsi in giudizio, in quanto il Servizio Ambiente ha ravvisato “non fondate, almeno in parte, le pretese di controparte”, predisponendo “una relazione tecnica e la ricerca dell’idonea documentazione amministrativa e tecnica da porre a sostegno della difesa”.
Rischio tracollo finanziario per il Comune di Imperia
Il Comune di Imperia rischia il tracollo finanziario sul fronte dell’infinita querelle giudiziaria con l’Ati Ferrero-Siba per quel che concerne la costruzione e la gestione del depuratore (passato ora a Rivieracqua tramite ordinanza). In piedi ci sono due cause, una legata alle spese di gestione, una, quella in oggetto, legata ai costi dei lavori per il completamento dell’impianto.
In caso di esito negativo, il Comune rischia di dover sborsare cifre superiori al milione di euro, con conseguenze drammatiche su un bilancio comunale già in sofferenza.
Il commento del Sindaco Carlo Capacci
“La Ati Ferrero-Siba vanta un credito. Non sappiamo dire se sia dovuto o meno. Ha ritenuto di fare causa e il Tribunale valuterà se ha ragione o meno. Si tratta di lavori ultimati prima del mio arrivo in Comune. Se dicono di averli fatti, evidentemente hanno ragione. Il discorso è se debbano pagarli loro o meno. Per il bilancio del Comune non sono preoccupato. Credo che vinceremo la causa sulla gestione, perché abbiamo ragione.”.