I Sindaci del Golfodianese sono pronti a scendere in piazza e a organizzare una manifestazione unitaria per protestare contro la mancanza di sostegno da parte di Governo, Regione e Provincia, in particolar modo per quanto riguarda tre tematiche principali, la nuova stazione, con relativa viabilità, il servizio di raccolta rifiuti e la gestione del servizio idrico, con Rivieracqua sempre più in difficoltà.
Questo l’esito dell’incontro con la cittadinanza (poca, a dir la verità) tenutosi ieri sera, venerdì 4 maggio, a Diano Marina, al Teatro Politeama Dianese, alla presenza dei sette Sindaci del Golfo Dianese, Giacomo Chiappori (Diano Marina), Gian Paolo Giordano (Cervo), Valerio Urso (San Bartolomeo al Mare), Romano Damonte (Diano Castello), Corrado Elena (Villa Faraldi), Giacomo Musso (Diano Arentino) e Claudio Mucilli (Diano San Pietro).
Stazione e ferrovia
I Sindaci lamentano il totale stato di abbandono della nuova stazione di Diano Marina, che, lo ricordiamo, serve l’intero golfodianese. In particolare le proteste riguardano l’assenza di collegamenti tra la stazione e le principali località del golfodianese, l’assenza dei servizi igienici e di un punto di ristoro e la mancata manutenzione. In più, come annunciato nel corso dell’incontro di ieri, Rfi ha proposto di affidare la gestione delle stazioni (viabilità in primis) ai Comuni. Ipotesi impercorribile secondo i Sindaci per mancanza di fondi. Polemiche anche per lo stop al raddoppio ferroviario nella tratta Andora–Finale.
Rifiuti
I Sindaci del Golfo Dianese lamentano il fatto che non si sia mai concretizzato il progetto di un ambito comune per la gestione del servizio di raccolta rifiuti. Da tempo il Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori spinge per la creazione di una società pubblica composta dai sette comuni del Golfo Dianese per la gestione del servizio in house. Attualmente il servizio è gestito in tutti i comuni dalla società Ata di Savona.
Nei mesi scorsi sei dei sette comuni del Golfodianese, insieme a Stellanello e Testico, avevano firmato un accordo per il piano di smaltimento rifiuti che vedeva il Comune di Andora capofila all’interno di un ambito che avrebbe dovuto affidare il servizio di raccolta rifiuti tramite gara d’appalto a una ditta da individuare. Non aveva firmato l’accordo il Comune di Diano Marina, dopo il no del Consiglio Comunale, che aveva anche presentato ricorso al Tar, poi respinto.
Rivieracqua
I Sindaci lamentano il servizio scadente da parte di Rivieracqua, con la società senza nè i mezzi nè il personale necessario per esaudire le richieste dei comuni. A riguardo il Sindaco Giacomo Chiappori ha polemizzato per il mancato ingresso in Rivieracqua da parte di alcuni di principali Comuni della provincia, in particolare Ventimiglia, Sanremo e Imperia.
Gli interventi dei Sindaci
Giacomo Chiappori (Diano Marina)
“Voi non sapete quanta amarezza hanno i Sindaci. Ci sarebbe da chiedere chi glielo fa fare di fare i Sindaci. Uno ci prova perché non si deve mai mollare, io non mi sono mai dimesso. Addirittura a Imperia ci sono sette candidati Sindaco, con un bilancio in default. Chi si presenta a Imperia è un pò matto. Certamente io partirei da questa lettera che mi è arrivata. Una signora mi ha parlato della stazione e dei trasporti. Qui non è destra, sinistra, centro, qui sono risposte che non arrivano dagli enti superiori, lasciando stare la Provincia che oggi non ha neanche più i soldi per piangere.
Io ci sono, mi occupo dei trasporti. Mi hanno detto che se vogliamo dei trasporti dalla stazione dobbiamo metterci altri due milioni di euro. Considerate che Diano Marina tira fuori 80 mila euro per dare il trasporto a questa cittadina per 3-4 fermate. La vergogna è che hanno progettato una ferrovia che doveva essere spostata a Nord, ma che doveva essere a Nord fino a Genova e invece l’abbiamo a Nord sino ad Andora e abbiamo bisogno di un miliardo e mezzo di euro per completarla. Rimaniamo in un binario unico nel tratto Andora-Finale e il vantaggio che ne ha il ponente ligure è nullo. Abbiamo guadagnato 5 minuti da Genova. Con queste logiche siamo fregati. Tutti sapevano. Almeno a Sanremo, fino a San Lorenzo, hanno programmato la dismissione della ferrovia con dei servizi paralleli, vedi la ciclabile. Qui invece non si sono neanche preoccupati di metterci un cesso nella stazione di Diano. In più le Fs ci hanno detto di prenderla noi in carico la gestione. Siamo nel paese stretto della banane, è questo il problema vero. Noi viviamo la vostra stessa situazione, perché non viviamo nel paese dei balocchi. Viviamo il quotidiano. Per gli extracomunitari il servizio della stazione è buono. Arrivano a Diano Marina, scendono, vanno in centro, fanno quello che devono fare e poi risalgono. Vanno anche a piedi, loro non si preoccupano.
Noi invece di preoccupiamo di avere un servizio adeguato. E cosa fa la Regione, titolata a dare il denaro per avere un servizio pubblico degno? Dice che non ha neanche 150 mila euro.
“Il problema dell’acqua nasce dal fatto che qualcuno tanto tempo fa ha dato le concessioni dell’acqua in un modo che non era quello che sarebbe piaciuto a me (ossia mettere insieme tutte le società con un certo know how). Ci siamo inventati che bisognava fare un consorzio, una s.p.a. di comuni. Io subito non ero d’accordo, poi la cosa ha preso piede. In questa provincia però non si è andato avanti. Noi siamo entrati e abbiamo dato le bollettazioni a Rivieracqua, che era una società vuota.
I Comuni dovevano riempire questa scatola in maniera economica. Se ci fossero tutti i Comuni che partecipano varrebbe come bollettazione circa 35 milioni di euro, da sola in questo momento vale 20 milioni, solo con le concessioni. Come mai non è entrata Imperia, Sanremo, Ventimiglia, Bordighera? Come mai fatturiamo 10 milioni e ne prendono 3 solo da Diano Marina? Abbiamo fatto un lavoro pagato per 3 milioni dal comune di Diano Marina.
Sono riuscito ad avere 3 milioni di finanziamenti per poter fare il collettamento su Imperia. Per due volte ho provato a fare delle interrogazioni parlamentari per chiedere che mi venissero svincolati 2 milioni e 800 mila euro. Il Comune di Diano li ha, ma non li può spendere per il patto di stabilità. Non abbiamo potuto fare l’opera e abbiamo dovuto demandare l’opera a Rivieracqua, dove sono transitati i 3 milioni arrivati dalla Regione. Rivieracqua è riuscita a realizzare il collettamento di Diano Marina con il depuratore di Imperia. Il depuratore nasce proprio per collettare tutto il dianese.Non solo ci sono stati sacrifici enormi, ma abbiamo dovuto dare anche 160 mila euro a Rivieracqua perché altrimenti rischiavamo di non far funzionare questo collegamento e perdevamo i 3 milioni. Non li avrebbe restituiti Rivieracqua, ma Diano Marina”.
Gian Paolo Giordano (Cervo)
“Ero in ferie e sono dovuto tornare a Cervo per far vedere a quelli di Rivieracqua come fare per far arrivare l’acqua a delle famiglie di Cervo, è una cosa grave. Dobbiamo fare un’azione di forza, tutti assieme, come negli anni 90, dobbiamo scendere in piazza, rischiamo di perdere quello che con fatica in questi anni stiamo costruendo. Come Comune di Cervo, la stazione è la cosa che ci ha maggiormente penalizzato. Avevamo la nostra piccola stazione”.
Valerio Urso (San Bartolomeo al Mare)
“Qua avete l’unico partito che esiste in Italia, il partito dei piccoli Comuni. A Roma sono imbarazzanti, ci dovrebbero dare una mano, ma non sono pervenuti. Ho un bilancio completamente ingessato, completamente azzerato, perché devo mettere da parte dei soldi per Rivieracqua. Siamo arrivati a 12 milioni di debiti che dovremmo pagare noi. Stamattina è anche arrivata una lettera dalla Provincia di Imperia per le rotture idriche.
Per la spazzatura da anni facciamo un teatrino con la Provincia di Imperia per individuare un ambito comune. Il presidente eletto non si può esimere a mostrare certi attributi e denunciare eventuali situazioni gravi.
Per quanto riguarda la stazione, trovo assurdo che un ente come le FS possa strutturare una tratta che raddoppia dimenticandosi quella successiva. Costruisce la stazione di Diano Marina, la molla lì in una sorta di landa desolata e oggi a distanza di un paio d’anni ci dicono ‘gestitela‘. Anche qui sorprendentemente ieri arriva una letterina della Provincia in cui legge che che vorrebbe addebitare ai Comuni il costo dei servizi aggiuntivi, circa 200 mila euro a comune, e che resta a disposizione per un incontro anche con l’assessore regionale Berrino che non vedo in sala stasera. Noi vediamo la processione dei trolley. Ci propongono una convenzione con RT socia della Provincia, a 1,95 euro oltre iva. Dobbiamo studiarci qualcosa di dimostrativo per non far naufragare i nostri sforzi per l’incompetenza di queste persone”.
Romano Damonte (Diano Castello)
“Mi sembra eccessivo il prezzo proposto dalla Provincia per il servizio di trasporto dalla stazione, ci è stato detto che solo la Rt può fare questo servizio e io non lo ritengo giusto.
Sul fronte spazzatura, subito dopo il disastro della Tradeco ci siamo trovati a non sapere dove sbattere la testa. Ci siamo trovati a mettere i mezzi della nettezza urbana dentro la Caserma. Per quanto concerne Rivieracqua, siamo stati l’ultimo Comune a entrare nel 2015. Ogni giorno ci troviamo a fare le riparazioni, a prestargli la pompa. Se noi non facciamo queste cose Diano Marina e Diano Castello rimangono senza acqua. È il caso di dirlo”.
Corrado Elena (Villa Faraldi)
“Su Rivieracqua i cittadini devono conoscere chi sono i responsabili, la Provincia ha delle responsabilità gravissime“.
Giacomo Musso (Diano Arentino)
“Tutti gli anni ad agosto manca l’acqua. Quando è venuta fuori Rivieracqua siamo rimasti soli, siamo dovuti restare con Amat che è meno motivata e che fa solo interventi urgenti. Io non ricordo un intervento della Provincia sulla strada per Arentino. Ci manca qualsiasi cosa, anche solo per farci coraggio. Sono disponibile a fare tutte le manifestazioni perché questa situazione deve cambiare“.
Claudio Mucilli (Sindaco Diano San Pietro)
“Sono tutti problemi che viviamo ogni giorno senza avere nessuno che ci aiuta. Abbiamo problemi di bilancio. Il protocollo di intesa firmato tra Comuni, Regione e Rfi prevedeva la gestione della viabilità dopo la costruzione della stazione, ma se se stanno lavando le mani. È una battaglia persa in partenza, perché nessuno ci da una mano. Non è possibile che tutti insieme non riescano a fare niente. La Provincia si schieri a fianco a noi in questa battaglia. La stazione è un problema, ho scritto molte lettere, è stata abbandonata anche nel verde pubblico. È stata lasciata a se stessa.
Per quanto riguarda la spazzatura, continuo a dire che è meglio che ce la facciamo sta società per la gestione in house del servizio.
Sul fronte della ferrovia, penso che debbano darci i sedimi perché sono nel nostro territorio. Spianiamo l’Incompiuta, la rendiamo una pista che collega la nostra Diano Marina a Imperia“.