“Il Video Festival, che si è appena concluso segnando ancora una volta numeri da record, non può essere considerato un appuntamento di nicchia per intenditori ma deve diventare un momento di aggregazione a cui affiancare altre manifestazioni culturali per sviluppare il tessuto commerciale e coinvolgere gli imperiesi nella vita attiva della città, anche con la creazione di eventi rivolti ai giovani – Così in una nota stampa Barbara Nani, Antonello Motosso, Alessandro Mariani, Roberta Minasso e Cristina Gavi, candidati nella lista Obiettivo Imperia a sostegno di Claudio Scajola Sindaco.
“Fare sistema, mettere in comunicazione, in relazione le tante sfaccettature di Imperia, ora troppo slegate tra loro, partendo dalle eccellenze (tra pochi giorni la Fiera del Libro animerà la nostra città) per rilanciare il binomio cultura e turismo a Imperia con azioni concrete, con un basso impatto sul bilancio, ma un ottimo risultato per Imperia.
E’ uno dei pilastri del programma della nostra lista, Obiettivo Imperia, a sostegno di Claudio Scajola sindaco. Vogliamo creare, in collaborazione con gli albergatori, un biglietto unico per i musei, attrazioni culturali e visite guidate di Imperia: dalle location all’aria aperta, come il Parasio, l’anfiteatro della Rabina, il centro storico di Oneglia e le caratteristiche frazioni di Imperia, ai Musei, il Maci, il museo Navale, la Pinacoteca Civica; potenziare la promozione e i punti informativi, anche in sinergia con i privati e valorizzare il territorio attraverso i giovani, nelle scuole”.
“Vogliamo valorizzare quello che già offre la nostra città, creando un sistema tra le varie sfaccettature, senza criticare quanto fatto o quanto non sia stato fatto. Ci sono proposte che richiedono risorse economiche, ma altre che si possono attuare usando semplicemente il buon senso e creando maggiore sinergia tra gli spunti culturali di Imperia”, dicono Barbara Nani, Antonello Motosso, Alessandro Mariani, Roberta Minasso e Cristina Gavi.
“Coinvolgimento delle attività commerciali anche per l’informazione turistica: il museo Navale potrebbe diventare così anche punto informativo per tutte le realtà culturali della città (e della provincia). Anche l’ex stazione di Porto Maurizio, affacciata sulla nuova pista ciclabile, potrà essere un’ottima vetrina per Imperia e per tutto il territorio: chi si aggiudicherà le attività all’interno dell’edificio dovrà fornire anche informazioni turistiche. La stessa cosa si potrebbe fare coinvolgendo realtà private che già si interfacciano con i turisti per garantire informazioni 365 giorni all’anno e una città viva, con un’offerta culturale poliedrica.
L’OBIETTIVO è rendere nuovamente i cittadini imperiesi orgogliosi della loro città, renderli partecipativi, attraverso un percorso culturale trasversale lungimirante che abbracci i vari settori e le varie generazioni perché non si può parlare di cultura senza parlare di turismo e ambiente o parlare di promozione senza che le realtà culturali di Imperia dialoghino tra loro.
Anche la Pubblica Amministrazione deve fare la sua parte con maggiore collaborazione tra settori e uffici e la creazione di un servizio dedicato alla ricerca e alla progettazione per l’utilizzo di fondi Europei.
Cultura è anche cibo: uno strumento importante per far riappropriare i cittadini del loro territorio e anche far sviluppare le aziende locali. Il comune di Imperia fornisce quotidianamente attraverso la mensa scolastica circa 2000 pasti: un progetto culturale nelle mense può certamente accrescere il territorio e formare giovani attenti e consapevoli, la consapevolezza passa dalla conoscenza”.
“Uno dei compiti della Pubblica Amministrazione – spiegano Barbara Nani, Antonello Motosso, Alessandro Mariani, Roberta Minasso e Cristina Gavi – è promuovere e proporre soluzioni innovative e migliorative per favorire l’educazione di alunni, insegnanti, famiglie ad una alimentazione più consapevole, rivolta al benessere e alla salute e attenta alla stagionalità, al chilometro zero, alla varietà dei cibi, facendo conoscere il territorio e i piatti della tradizione, accorciando la filiera per migliorare la freschezza degli alimenti e sostenere le produzioni agricole e la pesca locale, riducendo l’impatto ambientale in ogni fase del servizio, prevenendo gli avanzi e la produzione di rifiuti, riducendo così i costi complessivi del servizio”
“A scuola va proposta un’alimentazione sana equilibrata ma anche gustosa e bella da vedere nel piatto. I bambini devono mangiare in mensa volentieri ed essere in sinergia con genitori, personale delle cucine e produttori locale per tutelare e valorizzare il nostro territorio. Un percorso culturale da attuarsi lungo i cinque anni di mandato, a piccoli passi, ma senza perdere di vista l’Obiettivo: conoscenza per consapevolezza e per riappropriarsi della propria città e sentirla propria, un bene di tutti di cui tutti siamo responsabili, un modello virtuoso per altri da imitare.