Così, Claudio Luppi, Coordinatore del Movimento “Imperia di Tutti Imperia per Tutti”, a supporto di Guido Abbo, interviene con una nota stampa in merito al programma di governo del candidato sindaco del centrodestra, Luca Lanteri, ed in particolare contro l’uscita dal “progetto S.P.R.A.R.”
Ho letto con interesse il programma del candidato sindaco Luca Lanteri e non nascondo di aver apprezzato alcuni spunti, tuttavia mi pare doveroso evidenziare anzi, stigmatizzare, la presa di posizione contro il progetto S.P.R.A.R., che sottintende l’eventualità di uscirne.
È opportuno fare un po’ di chiarezza sull’argomento, perché la formula che rimanda al progetto come a un problema di non sostenibilità del carico insediativo, lascia al lettore la libertà di trarre l’equazione: S.P.R.A.R uguale immigrazione, uguale problemi sociali. Un approfondimento, credo, gioverà sia al lettore che allo stesso candidato sindaco.
Il progetto S.P.R.A.R è lo strumento più avanzato a livello sociale, culturale e solidale oggi messo in campo dal governo italiano.
Nasce, guarda un po’, con la legge Bossi-Fini. È acronimo di Sistema per la Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati. Vi aderiscono gli enti locali -come meritoriamente ha fatto il comune di Imperia- che collaborano con le realtà del terzo settore del territorio. È un sistema integrato che si differenzia dalla maggior parte degli altri, in cui si soddisfano principalmente i bisogni primari di vitto e alloggio. Nello S.P.R.A.R. si creano piccoli gruppi di persone a cui si insegna a vivere nella nostra comunità, con un processo altamente qualificato di inserimento socio economico, attraverso percorsi -anche personalizzati- di orientamento, assistenza, informazione e insegnamento.
Il rifugiato o richiedente asilo, nel suo percorso di inserimento, impara diritti e doveri del vivere quotidiano in una comunità lontana e spesso basata su regole differenti da quelle a cui è abituato fin dalla nascita. In sostanza, con il progetto S.P.R.A.R si combatte l’emarginazione e si crea sicurezza.
In effetti la scelta di Lanteri di citare il progetto poche righe sotto ai riferimenti alla videosorveglianza e alla polizia urbana, sarebbe stata azzeccata se fatta con il proposito di sottolineare che lo S.P.R.A.R genera anche sicurezza ed è quindi un presidio importante per la tutela dei concittadini. Ma il candidato sindaco Lanteri, ahimè, si propone di valutare una possibile chiusura del progetto per il nostro comune.
Credo sia anche opportuno ricordare che il comune di Imperia ha ricevuto, proprio per aver aderito all’accoglienza, una somma di oltre centomila euro e sottolineare il fatto che numerosi comuni italiani, anche di centro destra, aderiscono al progetto ( Alessandria, Pordenone, Verona, Savona solo per citarne alcuni).
Forse sarebbe opportuno che, quando valuterà “ la possibilità di uscire dal progetto S.P.R.A.R “, l’ipotetica amministrazione Lanteri prenda il tempo di approfondire il tema, non trascurando il fatto che il progetto ha creato anche un certo numero di posti di lavoro”.