Ha preso il via ieri mattina a Imperia il processo che vede tre imputati accusati di bancarotta fraudolenta per il fallimento della società Mercatone Uno, titolare di una rivendita a Ventimiglia.
Una compravendita da 800 mila euro
Nel 2010 la società Mercatone Uno cede un ramo d’azienda e il subentro nei contratti di leasing immobiliare (per il capannone dove ha sede l’attività commerciale) alla Mdv 2000 Srl per un importo pari a 200 mila euro.
Dopo poco più di un anno e mezzo di attività la stessa Mdv 2000 cede il ramo d’azienda e il subentro nei contratti di leasing immobiliare alla Arimondo Srl, questa volta per un valore pari a 800 mila euro, che aprira un supermercato Eurospin.
Il fallimento e gli accertamenti della Guardia di Finanza
Nel frattempo per la Mercatone Uno si apre la procedura fallimentare e il curatore segnala agli organi competenti la differenza tra i due atti di compravendita, il primo da 200 mila euro e il secondo da 800 mila euro.
La Guarda di Finanza avvia le verifiche del caso, contestando l’importo del primo atto di compravendita e recapitando alla società Mercatone Uno gli avvisi di accertamento. Sarà successivamente proprio la Procura a chiedere il fallimento della Mercatone Uno per il mancato saldo degli avviso di accertamento.
L’inchiesta per bancarotta fraudolenta
A seguito del fallimento della Mercatone Uno si apre un’inchiesta per bancarotta fraudolenta, sfociata nel processo in corso presso il Tribunale di Imperia. Imputati sono padre e figlio, amministratori rispettivamente della Mercatone Uno e dalla Mdv 2000 al momento dell’atto di compravendita, entrambi difesi dagli avvocati Giancarlo Giordano e Massimo Di Marco. Il terzo imputato è un amministratore della Mercatone Uno negli ultimi mesi prima del fallimento. È difeso dall’avvocato Giovanna Creti. Il fallimento della Mercatone Uno è invece rappresentato dall’avvocato Alessandro Mager.
Nel corso dell’udienza odierna sono stati sentiti i testimoni dell’accusa. Il processo è stato rinviato al prossimo mese di ottobre.