Si è tenuto questa mattina a Imperia, di fronte alla Prefettua, il presidio di Scorta Civica Nazionale Antimafia per chiedere al ministro dell’Interno Angelino Alfano una risposta immediata in merito alla concessione del dispositivo ‘bomb-jammer’ al magistrato Nino Di Matteo, il PM palermitano condannato a morte da Salvatore Riina. Il ‘bomb-jammer’ è un emettitore di segnali in grado di bloccare la trasmissione di onde elettromagnetiche nel raggio di alcune centinaia di metri e di annullare l’eventuale innesco a distanza di ordigni esplosivi.
L’iniziativa è stata promossa dal Movimento Agende Rosse in collaborazione con l’Associazione Nazionale Familiari Vittime di mafia, la rivista Antimafiaduemila e diverse altre associazioni, tra cui Libera Provinciale e la neonata Scorta Civica Imperia.
Il 12 aprile prossimo, a Roma, è in programma una riunione nazionale, e una delegazione, insieme ad Agende Rosse, con Salvatore Borsellino e Federico Ferme, coordinatore nazionale di Scorta Civica, saranno ricevuti dal Ministro Alfano.