“…l’opportunità di diventare presidente mi è stata offerta dal fatto che fossi stato eletto per due volte consigliere comunale, garantendo alla nostra società la possibilità di essere considerata negli uffici che si occupano di sport come società modello, e quindi ascoltata con attenzione. Oggi sono a chiederti il tuo consenso elettorale perché ciò non debba cessare”. Sono queste le parole contenute nella lettera dell’ex consigliere comunale ed ex presidente della N.S.C. Volley Stefano Pugi (candidato al consiglio comunale nella lista “Obiettivo Imperia” a sostegno di Claudio Scajola sindaco), indirizzata agli iscritti, per lo più giovani giocatrici, e alle loro famiglie.
Un passaggio, quello appena riportato, che ha indispettito, e non poco, alcuni dei destinatari e che rischia di screditare l’operato dei dipendenti comunali alimentando il dubbio che gli stessi favoriscano una società sportiva piuttosto che un’altra in base alla rappresentatività politica. Secondo quanto affermato da Pugi, non più presidente della N.S.C. Volley dal settembre del 2017 e sostituito da Roberto Massabò, tale “considerazione” e tale “ascolto” da parte del settore sport del Comune sarebbero legati, per non dire subordinati, ad un’eventuale rielezione.
Pugi non si è limitato a scrivere ai suoi ex atleti. Anche alcuni dei genitori dei disabili che frequentano l’Isah e gli utenti della Casa di Riposo San Giuseppe, ente di cui Pugi è presidente dal gennaio del 2015, si sono visti recapitare una lettera a casa.
“Questo incarico si è trasformato per me in una vera e propria missione, tanto che come certamente saprai io questo compito lo ricopro in forma completamente gratuita e sono entusiasta di farlo, perché mi ha coinvolto emotivamente e fisicamente facendomi donare ogni momento del mio tempo libero alla causa dei nostri ospiti.
Il pensiero – prosegue Pugi nella lettera – di dover abbandonare i miei giovani ospiti e i miei meravigliosi vecchietti mi fa stare proprio male. Ma un modo perché questo non debba avvenire esiste, e se tu avrai il piacere di avermi ancora presidente fino al 2025 dovrai aiutarmi ad avere un grosso consenso elettorale, se sarò eletto darò immediatamente le dimissioni per poter continuare a ricoprire questo ruolo, perché questa carica è decretata dalla politica e solo il sindaco può fare questa nomina”.
In fondo, in entrambe le lettere, Pugi spende parole anche la sua partner elettorale: Roberta Minasso.
“P.S. Visto che la preferenza può essere doppia – scrive Pugi – mi permetto di consigliarti il nome di una quasi coetanea delle vostre figlie /giovanissima studentessa, ragazza piena di entusiasmo/determinazione, figlia di un mio fraterno amico, e della quale mi fido ciecamente”.
Lettere, quelle a Isah e Nuova San Camillo Volley, che hanno creato non pochi malumori tra i destinatari, alcuni dei quali si sono rivolti alla nostra redazione piuttosto indispettiti. Pugi generoso toscanaccio, era probabilmente spinto da uno spirito propositivo, ma le parole utilizzate, forse non del tutto appropriate, hanno generato un effetto diametralmente opposto.