In questi giorni, nelle case degli imperiesi, stanno arrivando, via posta, le lettere di appello al voto di Claudio Scajola, candidato Sindaco in vista delle elezioni comunali del prossimo 10 giugno.
In totale lo staff dell’ex Ministro ha fatto stampare oltre 20 mila lettere. All’interno una sorta di appello al voto. Propositi, punti del programma e alcune spiegazioni sui motivi che lo hanno spinto a candidarsi Sindaco.
Una strategia adottata in passato da Silvio Berlusconi in primis e, successivamente anche da Matteo Renzi. Vincente? Saranno gli elettori a dirlo, il prossimo 10 giugno.
Il testo della lettera
Prologo
“Gentile
Le scrivo perché vorrei avere un rapporto più diretto possibile con i miei concittadini. Sono sempre stato convinto che la politica si basi sul confronto e sullo scambio di idee, per aprire il più possibile gli orizzonti verso le esigenze di tutti. Sempre.
Con questa prospettiva, come forse saprà, ho deciso di candidarmi a Sindaco di Imperia, una città che amo, alla quale ho dedicato tanti sforzi nella mia lunga esperienza politica. Anche negli anni in cui sono stato lontano, per via degli incarichi istituzionali che ho ricoperto, ho sempre avuto grande attenzione per la nostra città, dove sono le mie radici e il mio cuore.
Mi sono battuto per vederla crescere, con le nuove realtà grandi e piccole che stavano vedendo la luce, sempre disposto a collaborare con le amministrazioni comunali.
Nel corso degli anni abbiamo visto realizzato l’acquedotto, la piscina comunale, il tribunale, la nuova biblioteca, il raddoppio ferroviario e quindi la pista ciclabile, il parco urbano con l’eliporto, il palazzetto dello sport, il nuovo campo di atletica, i moli del nuovo porto turistico, la rimozione dei cancelli di Calata Cuneo e la sua riqualificazione e… tanto altro. Imperia stava diventando sempre più vivace e attraente, per giovani e peri meno giovani. Eravamo in tanti a credere a quel rinascimento. Purtroppo, poi, questo ciclo si è interrotto“.
Perché ho deciso di ricandidarmi
“Perché, allora, ho deciso di candidarmi? Rispondo con la schiettezza che mi caratterizza.
Non era mia intenzione aggiungere nessun altro impegno alla mia lunga esperienza politica. In questi ultimi mesi, però, ho incontrato tante persone, diverse per età, professione e credo politico. Molti hanno chiesto di incontrarmi, con altri mi sono confrontato: ho colto un senso di pessimismo diffuso, l’idea che la città fosse ormai abbandonata a sé stessa. Mi veniva chiesto di fare qualcosa, di mettere a disposizione la mia esperienza per questo ultimo servizio.
Imperia ha bisogno di tutti gli imperiesi per ritrovare la sua strada e la sua dignità di capoluogo di provincia”.
L’appello al voto
“Accanto alla mia esperienza metto a disposizione l’entusiasmo di un gruppo di persone capaci, ragazze e ragazzi che vogliono rimboccarsi le maniche, per un gioco di squadra comune, orientato esclusivamente al rilancio della città.
Come avrà notato, non ci sono bandiere di partito nello schieramento che sostiene la mia candidatura, ma soltanto liste civiche. Il motivo è semplice: sono fermamente convinto che, in questo momento di grande difficoltà, l’amministrazione di un piccolo comune come il nostro debba essere affrontata unendo le migliori forze e le migliori competenze, al di la degli steccati politici che troppo spesso costringono a contrapposizioni, di cui i cittadini sono i primi a fare le spese.
Cè bisogno di meno politica e di più amministrazione.
Imperia non ha tempo da perdere, deve rialzarsi al più presto, per credere in sé stessa e farsi valere. La vogliamo pulita, sicura, prospera, solidale, Viva. Come scritto nel nostro programma”.