Abolizione delle attuali Province, istituzione delle città metropolitane e via libera al terzo mandato per i Sindaci dei Comuni fino a 3 mila abitanti. Queste le principali modifiche all’attuale normativa contenute nel DDL Delrio, diventato legge questo pomeriggio a seguito dell’approvazione da parte della Camera dei Deputati con 260 voti favorevoli, 158 contrari e sette astenuti. Contrari al DDL Delrio Forza Italia, Movimento Cinque Stelle, Lega Nord, Sel e Fdi.
LE NUOVE PROVINCE
In attesa dell’abolizione definitiva delle Province (si attende l’approvazione del Ddl di riforma costituzionale approvato lunedì scorso dal Cdm che abolisce il Senato elettivo e riforma il Titolo V della Costituzione) il ddl Delrio modifica le funzioni delle Province, trasformandole in enti di secondo livello, con un presidente, che sarà il Sindaco del Comune Capoluogo; un’assemblea dei sindaci, composta da tutti i primi cittadini, e un consiglio provinciale, formato da 10 a 16 membri (a seconda della popolazione) scelti tra gli amministratori municipali del territorio. Per nessuno di questi organi è previsto un compenso. Così come non percepiranno alcuna indennità né i 52 presidenti di Provincia in scadenza in primavera, né i 21 commissari in carica, per effetto della legge di stabilità, fino al 30 giugno.
Le nuove Province si occuperanno della semplice pianificazione in settori quali trasporti, ambiente e mobilità, mentre manterranno le gestione per quanto concerne l’edilizia scolastica. Tutte le altre competenze passeranno ai Comuni.
Le nuove Province resteranno in carica quattro anni e vedranno la luce ufficialmente a partire dal 1° gennaio 2015. Nel frattempo, verranno prorogati fino a fine 2014 i 52 presidenti di provincia che sarebbero scaduti in primavera e i 20 commissari attualmente in carica. L’allungamento della scadenza riguarderà anche gli assessori.
LE CITTÀ METROPOLITANE
A inizio 2015 prenderanno vita le prime 10 città metropolitane: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Roma capitale (con poteri speciali per effetto del suo ruolo), Napoli e Reggio Calabria (via nel 2016). Si occuperanno della pianificazione territoriale generale, delle reti di servizi e delle infrastrutture, dell’organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano, della viabilità e mobilità e dello sviluppo economico.
PICCOLI COMUNI
Via libera al terzo mandato per i Sindaci dei Comuni fino a 3 mila abitanti. Aumentano le poltrone amministrative all’interno dei Comuni. Per i Comuni fino a 3mila abitanti previsti un sindaco, 10 consiglieri e massimo due assessori (attualmente operano un sindaco e sei consiglieri), mentre per quanto concerne i Comuni nella fascia tra i 3 e i 10 mila abitanti, previsti un sindaco, 12 consiglieri e al massimo 4 assessori. Tutti incarichi senza alcun compenso.