26 Dicembre 2024 02:49

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IL PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA ROBERTI A IMPERIA. “INFILTRAZIONI MAFIOSE? IL VERO PROBLEMA QUI SONO I CLAN CALABRESI”/FOTO E VIDEO

In breve: "C'è una realtà, che oggi il Prefetto ci ha illustrato con molta novizia di particolari, che desta effettivamente allarme e che suscita doverosamente una grossa attenzione investigativa"

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Imperia – Questo pomeriggio il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti ha tenuto una lezione presso il Polo universitario Imperiese, con particolare riferimento al ruolo di contrasto svolto dalla Direzione nazionale antimafia (DNA). Al termine del suo lungo intervento, Franco Roberti ha risposto ad alcune domande, una delle quali posta dal Sostituto Procuratore di Imperia Roberto Cavallone sulle infiltrazioni mafiose in Liguria. Presenti in aula, oltre agli studenti, tutte le massime autorità civile e militari.

ROBERTI TRACCIA IL QUADRO DELLE INFILTRAZIONI MAFIOSE IN LIGURIA E A IMPERIA

La Liguria è uno di quei territori infiltrati dalle organizzazioni mafiose, in passato dalle organizzazioni della mafia siciliana ‘Cosa Nostra’. Vi è stata una efficacissima azione di contrasto. Di organizzazioni mafiose di provenienza siciliana qui in Liguria per fortuna non si parla più. Ci sono stati anche soggetti, gruppi, di provenienza campana. La prima volta che io ho messo piede a Imperia risale all’anno 1998 quando insieme all’attuale Capo della Polizia Alessandro Pansa venni qui a svolgere un’indagine collegata con l’autorità giudiziaria francese di Marsiglia su un gruppo di Camorra che operava qui nel ponente ligure, con base proprio a Imperia. Poi questo gruppo, si spostò, anche a seguito di interventi giudiziari, verso la Francia, verso Mentone, si è insediato a Mentone. Continuiamo ancora adesso, dopo 25 anni, a monitorarne le gesta perché crediamo che sia ancora attivo nel campo criminale”.

Il vero problema sono i calabresi. Ci sono processi in corso, uno qui a Imperia molto importante. Ce ne sono stati altri, con esiti alterni. Ci sono stati due Comuni, come Ventimiglia e Bordighera, sciolti per infiltrazioni mafiose. C’è una realtà, che oggi il Prefetto ci ha illustrato con molta dovizia di particolari, che desta effettivamente allarme e che suscita doverosamente una grossa attenzione investigativa. Non sono indagini facili, perché questi soggetti, sicuramente collegati a organizzazioni criminali calabresi, sono trapiantati qui anche da molto tempo, da più generazioni, mantenendo ancora collegamenti con la casa madre, operando tuttavia sotto traccia. Operando senza azioni eclatanti, tranne casi proprio eccezionali e quindi evitando accuratamente di sollecitazione l’attenzione investigativa“.

 

 

 

 

 

 

 

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