“Prosegue il tour elettorale Roma-Imperia e oggi tocca a Giorgia Meloni promuovere la candidatura di Luca Lanteri sindaco, senza sapere neanche chi sia. La domanda sorge spontanea: Giorgia Meloni sa su cosa sta mettendo la sua faccia? – Così in una nota stampa il candidato sindaco Alessandro Casano a seguito dell’imminente arrivo a Imperia di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia , per sostenere la candidatura a sindaco di Luca Lanteri.
“È informata sulla storia politica del candidato che lei sostiene? Sa che alle precedenti elezioni regionali, quando lei si dimentico’ di farsi vedere a Imperia, Luca Lanteri era candidato a sostegno della Sinistra e contro chi teneva la bandiera del suo Partito nel Consiglio Comunale di Imperia candidato a sua volta a sostegno di Toti?
Si è chiesta chi sono i componenti della lista che oggi viene a sostenere, reclutati in gran parte al di fuori di questo Comune, ma soprattutto si è chiesta perché chi avrebbe dovuto esserci non c’è e se n’è andato sbattendo la porta?
È al corrente del fatto che il suo Partito è stato distrutto a Imperia da chi oggi le chiede di appoggiare Luca Lanteri per conservare qualche poltrona in Regione? Lei che ha preteso di far firmare ai suoi candidati un patto anti inciucio a Roma, è informata sui retroscena della candidatura Lanteri? Non si chiede perché Sara Serafini che a Roma è andata per firmare quel patto, ha ritenuto coerentemente di non poter sostenere la candidatura di Luca Lanteri?
È evidente che l’On Meloni tante domande non se le è poste e oggi si trova a Imperia quasi per caso per appoggiare un candidato sindaco che probabilmente non conosce neanche di vista e per riconoscere al suo partito un ruolo marginale in queste elezioni. Ma se è convinta di essere seguita da una banda di smemorati pronti a votare qualunque persona venga imposta da un patto tra Partiti, se il messaggio che lei vuole dare oggi a Imperia con la sua (inopportuna) presenza è che in politica vale tutto ma proprio tutto, lo dica chiaramente. In quel caso prenderemo atto, dando ragione a tutti quei qualunquisti che abbiamo sempre combattuto, che i partiti sono tutti uguali.”