25 Dicembre 2024 15:33

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IL CASO DELLA FAMIGLIA FERRETTO IN CONSIGLIO COMUNALE, CAPACCI: “ABBIAMO FATTO QUANTO ERA IN NOSTRO POTERE”

In breve: La limitata entità della frana la cui messa in sicurezza e per permettere alle persone di tornare a casa si può affrontare con una spesa di qualche migliaia di euro.

ferrettoImperia- Approda in consiglio comunale il caso della famiglia Ferretto da mesi sfollata a causa di una frana verificatasi lo scorso mese di gennaio a seguito delle fortissime piogge.

A portare all’attenzione del consiglio comunale e del sindaco Carlo Capacci è stato il capogruppo de “La Svolta” Alessandro Casano:  “In data 4 gennaio 2014 – ha detto Casano  – in via Diano Calderina si è verificata una situazione di precarietà che si protrae da anni, vi sono rischi sul muro di contenimento della strada e il transito di mezzi pesanti non ha cambiato la situazione di precarietà anzi. A  nulla sono valse le ripetute segnalazioni di rischio del dott. Ferretto. L’ultima in data 26 settembre ma a oggi non si sono trovate soluzioni tangibili e la famiglia Ferretto non può tornare a casa con una illogica limitazione del transito dei mezzi pesanti. Il sindaco ha effettuato un sopralluogo si chiede perché un’ordinanza contingibile urgente emessa solo 40 giorni dopo il crollo, che significato abbia la limitazione del transito al massimo consentito normalmente e per quale motivo nell’ordinanza suddetta non sia stata emessa un’ordinanza. Quali provvedimenti il comune metterà in atto per permettere alla famiglia di tornare a casa, gli oneri di urbanizzazione e di chi è la strada”.

La risposta del sindaco Carlo Capacci: “Sono andato con i Vigili del Fuoco a fare un sopralluogo. Verso la fine del mese di gennaio il signor Ferretto si è recato in Comune lamentandosi del fatto che era ancora fuori casa così gli uffici comunali hanno contattato l’architetto Giorgio Curti della ditta Alassio Costruzioni che hanno dato la disponibilità per una rapida risoluzione. Ci abbiamo sperato e ci saremmo aspettati di veder risolto il problema. In data 10 febbraio il signor Ferretto ha comunicato che la situazione era rimasta invariata. Così l’amministrazione comunale ha emesso l’ordinanza urgente citata dal consigliere Casano.

Adottare un provvedimento con l’ordinanza di sgombero è impegnativo dal punto di vista morale nei confronti degli sgomberati e deve essere adottata con un minimo di ponderazione. La limitata entità della frana la cui messa in sicurezza e per permettere alle persone di tornare a casa si può affrontare con una spesa di qualche migliaia di euro. Per quanto riguarda la limitazione di transito a metri 2.70 deriva da una misurazione effettuata dai tecnici comunali sul luogo esiste una berlinese di pali perché già in passato c’è stata una frana. Abbiamo fatto quanto era in nostro potere come uffici comunali, abbiamo parlato con tutti gli enti per arrivare a una situazione e si comprendono le ragioni del Signor Ferretto, ma il potere del sindaco per la pubblica incolumità è questo ed è limitata. Lo abbiamo fatto tramite l’ordinanza di sgombero anche perché non si possono usare denari pubblici per risolvere problemi di urgenza privatistica”.

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