Domenica 27 Maggio 2018 ha rappresentato una giornata importante per molti studenti “forestali”, infatti ci sono state le partenze del progetto “Erasmus+ – Forest4life”.
Le dichiarazioni della prof.ssa Gabriella Pesce
“Gli studenti di Ormea sono partiti per la Slovenia e la Polonia mentre gli altri gruppi delle scuole forestali italiane hanno raggiunto la Scozia, il Galles e la Repubblica Ceca” spiega la prof.ssa Gabriella Pesce referente del progetto presso la Scuola Forestale di Ormea (che è anche capofila del progetto per la rete delle scuole forestali italiane).
Questo importante appuntamento europeo è ormai giunto alla sesta edizione e rappresenta l’evento chiave di fine anno scolastico.
Erasmus+, ecco cosa faranno i ragazzi della scuola Forestale di Ormea
“I nostri gruppi sono accolti nelle nazioni ospitanti secondo un preciso metodo di lavoro decisamente efficace: nella prima settimana i tutor locali preparano i ragazzi e le ragazze all’approccio con la realtà produttiva locale, seguiranno quattro settimane di lavoro in azienda” aggiunge il dirigente scolastico ormeese Antonella Germini.
Le aziende che impiegano i ragazzi in stage in genere si occupano di: vivaistica forestale, gestione di aree verdi, utilizzazioni forestali. Dal punto di vista forestale la Slovenia rappresenta un partner molto importante dell’Italia in quanto è il primo fornitore di legname di latifoglie.
La gestione forestale in quel paese è molto oculata ed ha radici antiche: già ai tempi della “Serenissima” Repubblica veneziana il commercio di legname in quella zone era fiorente. Il gruppo di studenti ormeese si trova a Maribor, nel Nord Est della Slovenia.
“Il progetto forest4life ha avuto delle ricadute positive sul nostro istituto, gli studenti e le studentesse, al loro ritorno in Italia, manifestano una buona crescita del loro patrimonio di conoscenze e competenze e ciò arricchisce il contesto formativo delle classi coinvolte. La mobilità nell’ambito dell’Unione Europea rappresenta certamente una risorsa molto importante” conclude la prof.ssa Gabriella Pesce.