“Ieri sera al confronto pubblico in aula magna tra gli otto candidati Sindaco di Imperia si è discusso, tra gli altri, del problema del semaforo del catasto – Antonio Gagliano, candidato nella lista “Imperia Insieme” a sostegno di Claudio Scajola Sindaco, commenta il dibattito del nostro giornale , con gli 8 candidati sindaco, in particolare entra nel merito del semaforo al Catasto.
La nota stampa di Antonio Gagliano
“Il candidato Abbo ha dichiarato che il semaforo era stato tolto in via sperimentale e che una volta rieletto avrebbe messo mano anche alla viabilità di viale Matteotti.
Il candidato Lanteri sosteneva invece che, in caso di elezione, avrebbe ripristinato il semaforo.
Il candidato Scajola ha chiesto a chi oggi amministra Imperia di agire subito per evitare disastri facilmente prevedibili.
La prima cosa che salta agli occhi è che Scajola non ha fatto una facile promessa per prendere qualche voto ma ha chiesto a chi amministra, ora e subito, di fare il proprio dovere.
Ora, al di là della differenza di stile, chi amministra oggi la città? Coloro che si sono divisi equamente tra Abbo e Lanteri: il primo è attuale vice sindaco e candidato Sindaco e lo seguono Olivieri, Mezzera, Ghigliazza, Saluzzo & C., col secondo, aperto sostenitore dell’attuale amministrazione, si sono candidati e sono tuttora in consiglio Palma, Savioli, Balestra & C… e dall’esterno lo appoggiano attuali assessori e assesore.
Insomma, se non intervengono subito sul semaforo oggi, perché dovrebbero farlo domani ?
Ecco, ora si capisce che stanno in Comune non per risolvere i problemi della Città e dei cittadini, di cui se ne fregano, ma solo per i propri affari.
A poche ore di distanza dal dibattito, oggi è accaduto ciò che era prevedibile e per questo motivo, attendiamo le dimissioni, pur essendo tardive, di Abbo e degli altri consiglieri moralmente responsabili di quanto successo.
Abbo, peraltro, come amministratore, sarà ricordato solo per i disastri fatti al Bilancio comunale che ha poi dovuto cedere al povero Risso per evidente e manifesta inadeguatezza, gli ascensori cittadini che aspettano ancora oggi di partire, quattro asfalti mal fatti, e, infine, la sua idea patacca di aree pedonali che poi lascia senza cestini, sporche, buie, con le luci a terra come in via Cascione che intralciano i pedoni e li fanno cadere.
Scrivo queste poche righe perché la gente, da un fatto che può sembrare isolato, capisca la colossale presa in giro di molti candidati: se toppano su un semaforo, figuratevi con sui temi più importanti”.