“E’ stato un piacere lavorare con voi, scusate se non sono stato perfetto, ma ho fatto tutto quello che potevo per la mia città”. Così Diego Parodi, presidente, ha chiuso l’ultimo consiglio comunale dell’amministrazione Capacci, tra sorrisi, strette di mano, abbracci e qualche momento di commozione, con il discorso d’addio di Lorenzo Lagorio, dopo anni di militanza politica attiva. Come da tradizione, Sindaco, assessori e consiglieri si sono portati a casa, come oggetto ricordo, le targhette identificative posizionate sui banchi dell’aula consiliare.
Finisce l’era Capacci – Gli ultimi istanti del consiglio comunale
Carlo Capacci
“E’ stata un’avventura bellissima, ho dedicato cinque anni alla mia città, li ho sottratti alla mia famiglia, e per questo la ringrazio. Soprattutto una persona, che ha sopportato troppo. Un addio o un arrivederci? E’ un addio, anche alla politica”.
Lorenzo Lagorio
“Non avrei nemmeno voluto entrare nella discussione in consiglio questa sera, perché sono un pò giù di corda, però poi dopo è sopravvenuto il fatto che i concorrenti politici hanno iniziato certe discussioni e mi è sembrato giusto difendere un pochettino l’amministrazione Capacci. Il Sindaco, al di là del suo comportamento, certamente non politico, è una persona intelligente, brava, onesta e capace, ma proprio non è un politico. Per questo mi sono sentito in dovere di intervenire. Addio alla politica? Diciamo che restano dietro le quinte, cercherò di portare un pò la mia esperienza, il mio sapere, perché entrare in politica e conoscere bene tutte le pratiche non è facile. Bisogna entrarci anche con il cuore, perché uno pensa di entrarci solo con la testa commette secondo me un errore madornale”.
Consiglieri all’ultimo atto
Oltre a Lorenzo Lagorio e Diego Parodi, ieri erano presenti in aula altri consiglieri all’ultimo atto della loro esperienza in consiglio comunale, Mauro Servalli (Imperia Bene Comune), Fiorenzo Marino, Chiara Corini e Camilla Balestra (Pd) e Paolo Montesano (Azione Civica).
Fiorenzo Marino ha affidato a facebook il suo saluto all’attività politica in consiglio comunale: “Avrei voluto fare di più, ma da semplice consigliere comunale, seppur di maggioranza, non si hanno molti mezzi a disposizione e quindi o ci metti anche le braccia, oltre che la testa, oppure le tue restano buone intenzioni irrealizzate. Così ho fatto e, nonostante il mio fegato ne esca malconcio, mi sento appagato dai risultati personali ottenuti. Questa esperienza finisce qui. Grazie a chi mi ha permesso di realizzarla”.