Timisoara (Romania). E’ tornato a casa soddisfatto il medico anestesista Fausto Parigi (Sanremo Runners), 53 anni, alla sua terza convocazione nella squadra Nazionale, reduce dal 22esimo Campionato Europeo della specialità “24 ore di corsa su strada” disputato in Romania.
Il risultato tecnico rivela che il matuziano, in un giorno intero, ha percorso la distanza di 204,7325 km, classificandosi al 41° posto (per curiosità anche settimo di categoria).
Non un risultato eccezionale per Fausto, ma ripagato sia per avere contribuito alla settima posizione della classifica per squadre nazionali (il Campionato ha visto la vittoria della Francia davanti a Gran Bretagna, Germania, Polonia, Ungheria, Spagna, Italia, seguono Irlanda, Danimarca, Repubblica Ceca, Romania, Ucraina, Bielorussia, Finlandia, Austria ecc.), sia dall’esperienza umana vissuta.
Il commento a caldo di Fausto Parigi:
“Per me questa è stata la terza esperienza con la maglia Azzurra. Un’avventura che, al di là del risultato, mi ha appagato a 360 gradi. Siamo stati un gruppo, non una polemica, ciascuno componente della squadra italiana ha dato il massimo e non parlo solo degli atleti. Peccato che questa specialità non abbia il giusto rilievo, i reality offrono sentimenti da dilettanti al nostro confronto. Con questo spirito si potrà solo migliorare. Non importa se per qualcuno non ci sarà un futuro in nazionale, chi ha fatto parte di questo gruppo sarà Azzurro per sempre e di questo ognuno di noi dovrà sempre andare fiero: grazie team Italia”.
Sui social valanghe di elogi e note di merito per l’umanità dimostrata da Fausto, un autentico perno della squadra italiana della specialità. Unico rammarico, secondo chi scrive, quello che avrebbe potuto meritare la carica di “capitano” della squadra maschile – un titolo assolutamente onorifico – e questo per diversi motivi: Fausto è alla sua terza convocazione, è il Campione d’Italia in carica, lo scorso anno è risultato il leader in Italia, in questa squadra era il più anziano degli Azzurri e, infine, ma non per questo da considerare come ultima motivazione, per le notevoli doti e capacità morali che gli sono connaturali.
Alcune esperienze ora vissute da Fausto:
“Abbiamo gareggiato in un anello ricavato all’interno di un accogliente parco ombreggiato. Dopo sei ore di gara per cerca 90 minuti abbiamo corso sotto una pioggia intensa e di giorno la temperatura era di 30 gradi.
Il momento più difficile è stato verso la 18esima ora di gara, avevo già percorso oltre 160 km, la mia azione di corsa era scomposta, barcollante e stanca. A questo punto ho deciso di fare una sosta, nella zona predisposta ho così dormito appena 15 minuti, che sono stati fondamentali e rigeneranti per ripartire più veloce di prima, tanto che verso la fine (dopo aver accumulato nelle gambe oltre 100 miglia) riuscivo a correre ad una andatura di 4’50” al chilometro!
Durante le 24 ore la mia alimentazione si è basata con gel, glucosio, fruttini gelatinosi, biscotti, brodo, acqua, cocacola, aranciata.
L’organizzazione generale dell’evento è stato straordinario e professionale. Un ringraziamento anche a tutto il team Italia, in particolare al fisioterapista Andrea Caspani”.