“La solidarietà e la cooperazione sono indispensabili per riconnettere un tessuto sociale frammentato. Questo è un altro mantra comune ai candidati sindaco, ma recitato con intonazioni ben diverse. La nostra parla di sociale, di più deboli da tutelare, inserire o reinserire, rifiutando radicalmente l’assistenzialismo, che punta soprattutto al sostegno economico, costa caro all’amministrazione e sottrae fondi ai servizi che renderebbero invece più autonomi gli utenti e sarebbero utili a tutta la città”. A scrivere è il movimento politico “Imperia di tutti, Imperia per tutti” a sostegno del candidato sindaco Guido Abbo.
“A partire da questa premessa che chiarisce seccamente la nostra posizione desidero illustrare le nostre proposte, almeno per sommi capi, sottolineando che è un programma impegnativo, oneroso e in molti casi a lunga scadenza.
Al centro, come sempre, teniamo la collaborazione con i cittadini, per questo istituiremo Tavoli di quartiere in cui saranno i residenti a aiutarci a migliorare e coordinare i servizi territoriali rivolti alle famiglie, ai bambini, agli anziani, ai disabili. Il Tavolo permanente di dialogo con le associazioni che si occupano di ogni forma di disagio, servirà invece a condividere sapere, strategie e azioni. Contemporaneamente provvederemo a difendere e rafforzare i servizi sociali, costretti ad affrontare al tempo stesso la scarsità di risorse e l’aumento del bisogno della cittadinanza; a consolidare l’integrazione tra servizi sanitari, socio sanitari e sociali per dare coerenza ai percorsi di presa in carico delle situazioni di debolezza; a lavorare per la creazione di un welfare in grado di rigenerare le risorse disponibili, responsabilizzando gli utenti, per aumentare l’efficacia degli interventi a beneficio dell’intera collettività.
I tempi della programmazione non saranno brevi, quindi procederemo al più presto alle necessità urgenti: completare il Pe.ba per offrire il massimo dell’autonomia possibile alle persone disabili; organizzare un pronto intervento alimentare -mense e social market- e attrezzare un ricovero notturno per i bisognosi; individuare locali per associazioni di volontariato, ricreative e culturali ancora prive di sede; provvedere alla manutenzione degli spazi gioco inclusivi dedicati all’infanzia e incentivare forme di controllo sociale, responsabilizzando gli adulti per contrastare gli atti vandalici e usi impropri; creare nuove aree sicure all’aperto per l’infanzia. E, con il pensiero rivolto al futuro, dedicheremo tutta la nostra attenzione all’affido educativo come strumento funzionale al recupero della coesione del nucleo famigliare, che rimane il primo obiettivo. Ma non c’è futuro senza uno sguardo al passato e tanta attenzione al presente. Per questo lavoreremo sulle iniziative che promuovono l’invecchiamento attivo -a cominciare dall’Unitre– con la prospettiva di creare un ponte generazionale che sia d’aiuto e di stimolo a ognuno. E permetta di scoprire, condividere i saperi e imparare dalle culture diverse che oggi popolano la città”.