Prosegue il giro in lungo e in largo per Imperia, da parte di Claudio Scajola. Lunedì sera, il candidato sindaco ha incontrato i cittadini nella sede del Circolo Parasio, nello storico Palazzo Guarneri. Tra palestre, ascensori e parcheggi, anche un po’ di politica.
Il commento del candidato sindaco Claudio Scajola
“Il Parasio è uno dei gioielli più preziosi della nostra città” ha sancito Scajola “Va vitalizzato, aperto. La ricchezza che ha rappresentato secoli fa, quando vennero edificati palazzi patrizi di grande pregio, deve essere capita, deve attirare turismo di qualità”.
Il candidato sindaco Claudio Scajola al Parasio: il problema dei parcheggi e gli ascensori
Entrando nel concreto delle problematiche degli abitanti, Scajola ha affrontato il tasto dolente dei parcheggi:
“La soluzione che prospetto è utilizzare il credito sportivo a zero interesse per 15 anni e costruire due palestre nel centro della città. Al posto della palestra Maggi, ormai fatiscente e non più regolamentare, può sorgere un posteggio”.
Tra le priorità di Scajola, gli ascensori.
“Dobbiamo farli funzionare. Non c’è nulla che non si aggiusta, in qualche modo si deve operare, non è possibile che non funzionino!”. E rincara: “Incredibile e grave che addirittura la navetta elettrica sostitutiva che collega la Marina al Parasio sia stata sospesa dall’amministrazione comunale”. Provoca Scajola. “Dove era il vicesindaco Abbo, oggi candidato sindaco, mentre tutto si sfasciava?”.
Tra gli argomenti trattati, di fronte a una sala gremita e assorta, quello dei collegamenti infrastrutturali di Imperia.
“Per attirare turismo, ma anche per vivere decentemente, dobbiamo essere raggiungibili” sancisce Scajola.
“Dobbiamo velocizzare la realizzazione della bretella Albenga/Carcare/Predosa per alleggerire il traffico, non è una competenza del Comune, lo so, ma saremo in grado di presentare nei posti giusti le nostre istanze, come ho fatto negli anni in cui sono stato Ministro: i contatti li ho ancora”, precisa. E prosegue: “Va completato anche il raddoppio della ferrovia tra Andora e Finale, altrimenti a poco serve il lavoro fatto fino ad ora”.
Avvicinandosi alla platea Scajola ha ribadito uno dei suoi cavalli di battaglia: la manutenzione.
“Una città si rende accogliente con le grandi, ma anche con le piccole cose. Avendo amore e cura per il proprio territorio, per il proprio davanzale, il marciapiede antistante il proprio negozio, le aiole all’ingresso della città. Sono i dettagli a mostrare la cura e l’armonia di una città”.
Quanto alla sua candidatura civica, Scajola ha ribadito:
“Non ho voluto collegamenti con partiti perchè il momento è di confusione e trasformismo. La mia candidatura a sindaco è un servizio amministrativo che sento essere giusto. Una persona che ritiene di poter fare una cosa per la propria comunità non si deve girare dall’altra parte. Senza voler sembrare presuntuoso, ritengo di poterlo fare meglio degli altri, se non altro, per esperienza”.
Infine, due riflessioni sui due principali contendenti:
“Di Abbo ho già parlato. I suoi supporter sono gli stessi che aveva Capacci: c’è la lista dei socialisti, il laboratorio, il Pd... Cambia solo il nome del candidato sindaco. Se quella maggioranza, di cui Abbo è stato assessore al bilancio, si è sfasciata e non ha mai retto in 5 anni, perché dovrebbe essere diverso nei prossimi?”
Per quanto riguarda Lanteri:
“La Lega è il partito più forte che lo sostiene. Lo sapete che per più di un terzo, in quella lista, ci sono persone che NON sono di Imperia? E lo stesso vale per metà dei candidati di Fratelli d’Italia? Ecco, se dovesse andare bene a Lanteri, ci troveremmo in consiglio Comunale gente che arriva da fuori città”.
Lunedì sera, all’incontro alla Biblioteca, patrocinato delle associazioni ‘La Giraffa a Rotelle‘ e ‘Progetto Famiglia Onlus’, sulle politiche sociali, la disabilità e i minori, Claudio Scajola ha ribadito la sua concretezza anche rispetto a questi temi.
L’intervento del candidato sindaco Claudio Scajola
“Premetto un certo imbarazzo nel rischiare di strumentalizzare, nel pieno della campagna elettorale, temi che toccano nel profondo le vite delle famiglie. Stiamo parlando di persone delicate come vasi di cristallo e di familiari che vivono un disagio che è lo stesso di chi vive la malattia o l’handicap. Se c’è qualcuno che non deve essere illuso mai, ecco, sono queste persone”.
E ancora: “L’attenzione ai portatori di handicap non deve essere percepita solo come un problema del Comune, ma della comunità intera. Se una popolazione è civile, è educata aiutare i disabili nella loro vita quotidiana, anche attraverso piccoli gesti. Le città più civili, penso alla capitali del Nord Europa, sono praticamente prive di barriere architettoniche. Perchè di barriere, là, ne hanno poche anche in testa..”.
Entrando più nel concreto Scajola ha detto che l’impegno deve essere sentito dal pubblico e anche dal privato.
“E’ necessario un progetto da finanziare con aiuti regionali, statati ed europei che sia complessivo nella parte di assistenza, in quella sanitaria, in quella dell’accompagnamento. Credo inoltre che vada tenuto conto che queste persone hanno diritto anche a inserirsi nella vita quotidiana”. E quindi: “Intendo inserire nelle commissioni di vigilanza e di autorizzazione per le manifestazioni (culturali, sportive e di intrattenimento…) un rappresentante delle associazioni dei disabili, in modo tale da verificare, durante la fase organizzativa, la possibilità, per tutti, di prendere parte agli eventi pubblici cittadini. Bisogna includere tutti, soprattutto le persone che hanno maggiore bisogno di svago”.
Un’altra idea di Scajola: “Incentivare locali ed esercizi commerciali privati ad abbattere la barriere architettoniche attraverso incentivi da parte del Comune, come, banalmente, una sorta di bollino blu per premiare e pubblicizzare i più virtuosi”.
E conclude: “La Comunità si basa sulla collaborazione: tra pubblico, privato e volontariato. Soprattutto quando si ha a che fare con il sostegno a chi soffre più degli altri”.