Nell’ultimo giorno di campagna elettorale, prima del silenzio, ImperiaPost ha deciso di sottoporre cinque domande, tutte uguali, agli otto candidati sindaco di Imperia. Nel corso della giornata odierna, il nostro giornale pubblicherà le risposte dei singoli candidati.
Ecco le risposte del candidato sindaco Lucio Sardi (Sinistra in Comune)
LAVORO
Negli ultimi anni a Imperia ha chiuso un’azienda storica come l’Agnesi e il mondo del lavoro sta attraversando una fase di profonda crisi come dimostrano anche i recenti casi relativi alla Trony e alla moria di negozi in via Ospedale. Come pensate di risollevare il mondo del lavoro e crea nuove opportunità occupazionali?
- Sviluppo di un turismo a basso impatto ambientale con una prospettiva che vada oltre la stagione balneare estiva. Le caratteristiche climatiche del nostro territorio possono favorire lo sviluppo di attività turistiche legate agli sport all’aperto con una sviluppo su tutto l’arco dell’anno. Le meraviglie del nostro entroterra uniche nel loro genere devono essere rese visibili per allargare la base di mercato del nostro turismo. E’ necessario quindi ammodernare la rete viaria verso le frazioni e garantire i servizi essenziali nei borghi affinché le comunità non abbandonino questi luoghi. La collaborazione con Università e Centri di Ricerca può permettere la crescita delle attività congressuali con ulteriore effetto di promozione del territorio;
- Sviluppo delle attività commerciali e artigianali, facilitando il “ripopolamento” delle zone della città che negli ultimi anni hanno perso il loro tessuto commerciale. Le attività dovrebbero essere legate alla valorizzazione dei prodotti tipici del nostro territorio;
- Sviluppo dell’industria nel campo delle tecnologie avanzate (robotica, sviluppo software, meccanica di precisione, meccatronica). Questi ambiti industriali essendo svincolati dalla necessità di grandi infrastrutture di trasporto possono essere sviluppati anche in un ambito periferico come la nostra città;
- Servizi alla persona. L’invecchiamento della popolazione non può essere solo l’occasione per nuove speculazioni ma deve essere il punto di partenza per lo sviluppo di attività di assistenza basate sulle nuove tecnologie. Si può in questo modo far interagire le nuove e le vecchie generazioni”.
SPORT
Intendete confermare il contributo comunale da 300 mila euro alla Rari Nantes Imperia o ritenete più giusto suddividerlo tra le varie società della città per rilanciare lo sport locale? Se si, perché? Se no, perché?
“Riteniamo che vada completamente rivista la logica dell’affidamento di una struttura sinora molto onerosa per il comune e che non ha garantito una adeguata gestione ed investimenti nella manutenzione. Ogni settore di attività sportiva della città deve avere analogo trattamento in ragione ovviamente delle strutture esistenti”.
IMMIGRAZIONE
Centro migranti nelle scuderie della Caserma Crespi. Si o no? Siete favorevoli al progetto Sprar? Se si, perché? E in caso contrario, qual è a vostro giudizio il miglior sistema per l’accoglienza?
“Siamo favorevoli ai progetti SPRAR che consentono di affrontare le problematiche dell’accoglienza dei richiedenti asilo e riteniamo che investimenti di riqualificazione di aree e strutture dismesse, con i fondi di detti progetti, possano dare una risposta adeguata al fenomeno migratorio, rappresentare una occasione di occupazione per gli operatori del sociale e lasciare in dote alla città infrastrutture recuperate ad uso sociale”.
POVERTÀ E EMERGENZA ABITATIVA
Quali misure pensate di adottare per il contrasto alla povertà e per far fronte all’emergenza abitativa?
“Va rilanciata l’attività e la funzione sociale di Arte per incrementare l’offerta abitativa sociale con il recupero di edifici esistenti. Vanno ripensate le politiche di contrasto alla povertà con un rapporto più stretto con le associazioni impegnate nel settore a cui offrire occasioni e fondi per progettualità capaci di affrontare le nuove aree grigie della povertà”.
MANIFESTAZIONI
Da molti anni Imperia non ha un calendario estivo degno di una città turistica di primo piano. Come pensate di invertire questa tendenza e di reperire i fondi necessari per riuscirci?
“Vanno recuperate alla città le strutture chiuse (teatro Cavour – Centro polivalente) o sottoutilizzate (Pinacoteca – Palazzo Pagliari – Villa Grock) anche con il coinvolgimento delle tante realtà associative della città. Il polmone finanziario per le attività di promozione culturale e turistica della città deve diventare la gestione pubblica del porto turistico, che una volta superati i contenziosi e risolti i suoi problemi di natura strutturale può, come in passato avveniva con la gestione del bacino turistico di porto maurizio, diventare una fonte di finanziamento costante del comune di Imperia”.