Nell’ultimo giorno di campagna elettorale, prima del silenzio, ImperiaPost ha deciso di sottoporre cinque domande, tutte uguali, agli otto candidati sindaco di Imperia. Nel corso della giornata odierna, il nostro giornale pubblicherà le risposte dei singoli candidati.
Ecco le risposte del candidato sindaco Carlo Carpi (Insieme per Imperia- Carlo Carpi)
LAVORO
Negli ultimi anni a Imperia ha chiuso un’azienda storica come l’Agnesi e il mondo del lavoro sta attraversando una fase di profonda crisi come dimostrano anche i recenti casi relativi alla Trony e alla moria di negozi in via Ospedale. Come pensate di risollevare il mondo del lavoro e crea nuove opportunità occupazionali?
“Creando uno sportello a supporto delle imprese, come richiesto dalla Confcommercio, e predisporre un fondo di garanzia comunale per i piccoli imprenditori, i giovani e i disoccupati”.
SPORT
Intendete confermare il contributo comunale da 300 mila euro alla Rari Nantes Imperia o ritenete più giusto suddividerlo tra le varie società della città per rilanciare lo sport locale? Se si, perché? Se no, perché?
“Intendo suddividere il contributo tra due società sportive: il Rari Nantes (anche per risolvere i dubbi di utilizzabilità della piscina) e l’Imperia Calcio, una società che deve militare minimo in serie D e offrire ai giovani e alle loro famiglie un punto di riferimento”.
IMMIGRAZIONE
Centro migranti nelle scuderie della Caserma Crespi. Si o no? Siete favorevoli al progetto Sprar? Se si, perché? E in caso contrario, qual è a vostro giudizio il miglior sistema per l’accoglienza?
“L’immigrazione deve essere affrontata con prudenza e rispetto del diritto internazionale se si parla di profughi e in armonia delle norme igenico-sanitarie della ASL: i locali dove si dovrebbero ospitare i rifugiati devono essere a norma e in contesti dove non venga meno la serenità della popolazione residente”.
POVERTÀ E EMERGENZA ABITATIVA
Quali misure pensate di adottare per il contrasto alla povertà e per far fronte all’emergenza abitativa?
“Oggi la povertà è frutto di logiche burocratiche che impediscono la realizzazione concreta di attività imprenditoriale per quanto piccole. Nel breve periodo cercare di monitorare le persone a rischio e individuare le migliori soluzioni per arginare il fenomeno”.
MANIFESTAZIONI
Da molti anni Imperia non ha un calendario estivo degno di una città turistica di primo piano. Come pensate di invertire questa tendenza e di reperire i fondi necessari per riuscirci?
“I fondi si raccolgono anche in funzione degli eventi proposti. Imperia necessità di turismo di qualità e non di quantità che può essere individuato negli italiani e stranieri di mezza età che amano soggiornare in contesti caratteristici, puliti e che sappiano offrire manifestazioni artistico-culturali di livello”.