“In questa tornata elettorale si può tranquillamente affermare che in politica, la coerenza è cosa dell’altro mondo. E si, perché a poche ore dalle elezioni amministrative che porteranno i cittadini Imperiesi al voto assistiamo ancora increduli al costante e martellante tour politico del centrodestra, che non ha lesinato, o risparmiato, i suoi migliori “Big” a sostegno di Luca Lanteri“ – La lista “Imperia Insieme” a sostegno di Claudio Scajola Sindaco, commenta la campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra Luca Lanteri.
La nota stampa di Imperia Insieme
Nella nostra bella città non si erano mai viste sfilare così tante autorità di caratura nazionale, e partendo dal nostro Presidente di Regione, Giovanni Toti, passando per Maurizio Lupi, Maurizio Gasparri, Mariastella Gelmini e Laura Comi di Forza Italia, Edoardo Rixi per la Lega, Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia, e niente popò di meno che Matteo Salvini, tutti, ma diciamo proprio tutti, a spendersi in prima persona per la campagna elettorale del loro integerrimo e fedelissimo candidato sindaco, fino all’altro giorno pressoché sconosciuto ad ognuno di loro. Ma questa è un’altra storia.
Una potenza di fuoco davvero impressionante che ci porta però a qualche piccola riflessione. Ora, anche non volendo fare l’avvocato del diavolo, ma per pura coerenza e spolvero di memoria, ci preme precisare che la carriera politica e le scelte personali compiute negli ultimi anni da Luca Lanteri appaiono gravemente antitetiche.
Tutti noi lo ricordiamo fedelissimo di Claudio Scajola. Discepolo autentico di colui che per ben quattro volte è stato Ministro della Repubblica Italiana.
Con Claudio Scajola nel 1995, durante la giunta Berio, espressione massima del centrosinistra, ha condiviso i banchi dell’opposizione nella lista “Amministrare Imperia”, poi con Forza Italia, dal 1999 al 2009 sotto la giunta guidata da Luigi Sappa è stato assessore all’urbanistica e durante l’amministrazione di Paolo Strescino, eletto nelle file de “Il Popolo della Libertà” oltre che assessore, è stato anche vice sindaco.
Fin qui, nulla da eccepire. Poi, improvvisamente, la svolta. Al pari di una folgorazione sulla “Via di Damasco” nel 2013 è stato tra i fondatori dell’Associazione Politico Culturale “Big Bang Riformista” favorendo l’azione politica di Matteo Renzi e nello stesso anno con la lista “Imperia Cambia” ha supportato attivamente assieme al Partito Democratico la candidatura a Sindaco di Imperia di Carlo Capacci.
Queste pirolette acrobatiche lo hanno condotto al 2015 dove alle elezioni regionali ha appoggiato e sostenuto la candidatura di Raffaella Paita, esponente del Partito Democratico in corsa per la Presidenza della Regione contro Giovanni Toti.
Si, proprio quel Giovanni Toti, attuale Presidente della Regione Liguria, fino a tre anni fa implacabile avversario, ed ora, suo sponsor, ed estimatore principale. E l’altro giorno, come tre anni fa quando si cimentava in sondaggi entusiasmanti legati al suo trionfo regionale a fianco della fotogenica “Lella”, si è riproposto in un personalissimo show fatto di stime e previsioni, pronosticando anche questa volta senza esitazioni una vittoria schiacciante, eliminando come per magia tutti i suoi avversari, improvvisamente inghiottiti da una sorta di buco nero.
Una sorta di moderno Tiresia il nostro caro Lanteri.
Teniamo a precisare che non abbiamo nulla di personale contro Luca Lanteri, ma l’atteggiamento camaleontico dimostrato sinora denota ahinoi una pericolosa attitudine alla conservazione, al posizionamento più opportuno, ed una scaltrezza individuale che muta a secondo delle stagioni e dei segnali di vittoria più propizi.
Ci chiediamo come possano gli elettori del centrodestra e tutti i cittadini imperiesi, sentirsi rappresentati da una persona che, dati alla mano, ha appoggiato in egual misura e per mera convenienza schieramenti di centrodestra e centrosinistra dimostrando ogni volta una leggerezza ed una disinvoltura straordinaria. Siamo dinnanzi ad una madornale incoerenza personale dove l’opportunità politica sfonda gli argini della moralità e del buonsenso.
Dopo essere stato con Claudio Scajola, con Matteo Renzi, con Carlo Capacci, con Raffella Paita, adesso ha puntato la sua bussola verso Giovanni Toti.
Oggi Luca Lanteri si presenta agli elettori con una rinnovata verginità avvalorata da simbolismi e paraventi più o meno noti. Non basta dire “non rinnego nulla”, alzando le braccia quando gli si fa notare che lui negli ultimi cinque anni con “Imperia Cambia” è stato parte integrante del disastroso progetto di Carlo Capacci, non basta stringere qualche mano o farsi fare qualche selfie con politici forzati ad un tour elettorale lontano dai palazzi romani, non basta cavalcare l’onda dello scontento, parlare alla pancia delle persone o speculare sulle loro paure, così come non basta erigersi a paladino dei valori sacri al centrodestra attribuendosi professioni che di fondo non gli appartengono.
A conti fatti possiamo affermare che Luca Lanteri non rappresenta minimamente il nuovo che avanza, anzi, e la gestione della sua campagna elettorale ne è la prova lampante.
Siamo convinti che domenica prossima i nostri concittadini non si faranno ingannare da tutto il circo equestre messo in piedi per sostenere la candidatura di Luca Lanteri, al contrario, siamo certi che arriveranno preparati e con le idee molto chiare. Senza miraggi negli occhi o dolci melodie nelle orecchie, consapevoli che per far ripartire la nostra città ci sarà da sudare e da lottare tutti insieme duramente.
In questi lunghi mesi di campagna elettorale, Claudio Scajola ha letteralmente viaggiato in lungo e in largo per la città, nelle frazioni, su per le valli e nei bellissimi borghi che arricchiscono il nostro territorio. Si è fermato a parlare con tutte le persone che ha incontrato, ha ascoltato tutti, dimostrando un sincero attaccamento alla sua terra e alla sua gente. Si è fatto carico dei problemi quotidiani, delle paure e delle speranze di tutti coloro che gli sono andati incontro per stringergli la mano, e a chi con timidezza si faceva largo nell’ascoltarlo parlare, ha chiesto un consiglio sincero.
Non ci sono state adunanze, comizi, o sterili arringhe, ma solo veri e propri bagni di folla che hanno salutato e contraddistinto ogni visita di Claudio Scajola. Chiacchierate fatte con parole semplici, mai gridate, senza bandiere o faziosità, dove ha cercato di spiegare alla gente il suo piano meraviglioso per far rinascere Imperia e tutto ciò che la circonda.
Caro Luca “Imperia Insieme”, che sostiene la candidatura di Claudio Scajola avanza compatta, senza sudditanze, appartenenze o schieramenti politici settari, simboli, bandiere, o colori divisivi, solo uomini e donne disposti ad accantonare per i prossimi cinque anni le loro vite per il bene della loro città e di tutti coloro che ci vivono. Un gruppo coeso, che facendosi carico delle problematiche inascoltate, rimetta nuovamente le persone al centro delle priorità. Dobbiamo tornare a decidere e a contare davvero, ora più che mai c’è bisogno di persone che non si arrendono ed “Imperia Insieme” domenica prossima risponderà, presente!”
In questa tornata elettorale si può tranquillamente affermare che in politica, la coerenza è cosa dell’altro mondo.
E si, perché a poche ore dalle elezioni amministrative che porteranno i cittadini Imperiesi al voto assistiamo ancora increduli al costante e martellante tour politico del centrodestra, che non ha lesinato, o risparmiato, i suoi migliori “Big” a sostegno di Luca Lanteri.
Nella nostra bella città non si erano mai viste sfilare così tante autorità di caratura nazionale, e partendo dal nostro Presidente di Regione, Giovanni Toti, passando per Maurizio Lupi, Maurizio Gasparri, Mariastella Gelmini e Laura Comi di Forza Italia, Edoardo Rixi per la Lega, Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia, e niente popò di meno che Matteo Salvini, tutti, ma diciamo proprio tutti, a spendersi in prima persona per la campagna elettorale del loro integerrimo e fedelissimo candidato sindaco, fino all’altro giorno pressoché sconosciuto ad ognuno di loro. Ma questa è un’altra storia.
Una potenza di fuoco davvero impressionante che ci porta però a qualche piccola riflessione.
Ora, anche non volendo fare l’avvocato del diavolo, ma per pura coerenza e spolvero di memoria, ci preme precisare che la carriera politica e le scelte personali compiute negli ultimi anni da Luca Lanteri appaiono gravemente antitetiche.
Tutti noi lo ricordiamo fedelissimo di Claudio Scajola.
Discepolo autentico di colui che per ben quattro volte è stato Ministro della Repubblica Italiana.
Con Claudio Scajola nel 1995, durante la giunta Berio, espressione massima del centrosinistra, ha condiviso i banchi dell’opposizione nella lista “Amministrare Imperia”, poi con Forza Italia, dal 1999 al 2009 sotto la giunta guidata da Luigi Sappa è stato assessore all’urbanistica e durante l’amministrazione di Paolo Strescino, eletto nelle file de “Il Popolo della Libertà” oltre che assessore, è stato anche vice sindaco.
Fin qui, nulla da eccepire. Poi, improvvisamente, la svolta.
Al pari di una folgorazione sulla “Via di Damasco” nel 2013 è stato tra i fondatori dell’Associazione Politico Culturale “Big Bang Riformista” favorendo l’azione politica di Matteo Renzi e nello stesso anno con la lista “Imperia Cambia” ha supportato attivamente assieme al Partito Democratico la candidatura a Sindaco di Imperia di Carlo Capacci. Queste pirolette acrobatiche lo hanno condotto al 2015 dove alle elezioni regionali ha appoggiato e sostenuto la candidatura di Raffaella Paita, esponente del Partito Democratico in corsa per la Presidenza della Regione contro Giovanni Toti. Si, proprio quel Giovanni Toti, attuale Presidente della Regione Liguria, fino a tre anni fa implacabile avversario, ed ora, suo sponsor, ed estimatore principale. E l’altro giorno, come tre anni fa quando si cimentava in sondaggi entusiasmanti legati al suo trionfo regionale a fianco della fotogenica “Lella”, si è riproposto in un personalissimo show fatto di stime e previsioni, pronosticando anche questa volta senza esitazioni una vittoria schiacciante, eliminando come per magia tutti i suoi avversari, improvvisamente inghiottiti da una sorta di buco nero.
Una sorta di moderno Tiresia il nostro caro Lanteri.
Teniamo a precisare che non abbiamo nulla di personale contro Luca Lanteri, ma l’atteggiamento camaleontico dimostrato sinora denota ahinoi una pericolosa attitudine alla conservazione, al posizionamento più opportuno, ed una scaltrezza individuale che muta a secondo delle stagioni e dei segnali di vittoria più propizi.
Ci chiediamo come possano gli elettori del centrodestra e tutti i cittadini imperiesi, sentirsi rappresentati da una persona che, dati alla mano, ha appoggiato in egual misura e per mera convenienza schieramenti di centrodestra e centrosinistra dimostrando ogni volta una leggerezza ed una disinvoltura straordinaria. Siamo dinnanzi ad una madornale incoerenza personale dove l’opportunità politica sfonda gli argini della moralità e del buonsenso.
Dopo essere stato con Claudio Scajola, con Matteo Renzi, con Carlo Capacci, con Raffella Paita, adesso ha puntato la sua bussola verso Giovanni Toti.
Oggi Luca Lanteri si presenta agli elettori con una rinnovata verginità avvalorata da simbolismi e paraventi più o meno noti. Non basta dire “non rinnego nulla”, alzando le braccia quando gli si fa notare che lui negli ultimi cinque anni con “Imperia Cambia” è stato parte integrante del disastroso progetto di Carlo Capacci, non basta stringere qualche mano o farsi fare qualche selfie con politici forzati ad un tour elettorale lontano dai palazzi romani, non basta cavalcare l’onda dello scontento, parlare alla pancia delle persone o speculare sulle loro paure, così come non basta erigersi a paladino dei valori sacri al centrodestra attribuendosi professioni che di fondo non gli appartengono.
A conti fatti possiamo affermare che Luca Lanteri non rappresenta minimamente il nuovo che avanza, anzi, e la gestione della sua campagna elettorale ne è la prova lampante.
Siamo convinti che domenica prossima i nostri concittadini non si faranno ingannare da tutto il circo equestre messo in piedi per sostenere la candidatura di Luca Lanteri, al contrario, siamo certi che arriveranno preparati e con le idee molto chiare. Senza miraggi negli occhi o dolci melodie nelle orecchie, consapevoli che per far ripartire la nostra città ci sarà da sudare e da lottare tutti insieme duramente.
In questi lunghi mesi di campagna elettorale, Claudio Scajola ha letteralmente viaggiato in lungo e in largo per la città, nelle frazioni, su per le valli e nei bellissimi borghi che arricchiscono il nostro territorio. Si è fermato a parlare con tutte le persone che ha incontrato, ha ascoltato tutti, dimostrando un sincero attaccamento alla sua terra e alla sua gente. Si è fatto carico dei problemi quotidiani, delle paure e delle speranze di tutti coloro che gli sono andati incontro per stringergli la mano, e a chi con timidezza si faceva largo nell’ascoltarlo parlare, ha chiesto un consiglio sincero. Non ci sono state adunanze, comizi, o sterili arringhe, ma solo veri e propri bagni di folla che hanno salutato e contraddistinto ogni visita di Claudio Scajola. Chiacchierate fatte con parole semplici, mai gridate, senza bandiere o faziosità, dove ha cercato di spiegare alla gente il suo piano meraviglioso per far rinascere Imperia e tutto ciò che la circonda.
Caro Luca “Imperia Insieme” che sostiene la candidatura di Claudio Scajola avanza compatta, senza sudditanze, appartenenze o schieramenti politici settari, simboli, bandiere, o colori divisivi, solo uomini e donne disposti ad accantonare per i prossimi cinque anni le loro vite per il bene della loro città e di tutti coloro che ci vivono. Un gruppo coeso, che facendosi carico delle problematiche inascoltate, rimetta nuovamente le persone al centro delle priorità. Dobbiamo tornare a decidere e a contare davvero, ora più che mai c’è bisogno di persone che non si arrendono ed “Imperia Insieme” domenica prossima risponderà, presente!