Nel pomeriggio di ieri, Nave Italia, il brigantino a vela di 61 metri più lungo del mondo, ha fatto il suo ingresso nel porto di Oneglia.
Il brigantino, costruito nei cantieri navali Wiswa di Danzica nel 1993 per una compagnia olandese con il nome di “Swan fan Makkum”, è dal 19 marzo 2007 di proprietà della Fondazione Tender to Nave Italia, una Onlus costituita dalla Marina Militare Italiana e dallo Yacht Club Italiano.
“La Fondazione – come spiegato sul sito della Marina Militare – ha lo scopo di promuovere il mare e la navigazione come strumenti di educazione, formazione, abilitazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia a favore di associazioni non profit, ONLUS, scuole, ospedali, servizi sociali, aziende pubbliche o private che promuovano azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie.
Per realizzare la propria missione la Fondazione mette a disposizione, dal 2007, Nave Italia dove emarginati, giovani e adulti resi fragili da disabilità o disagi fisici, psichici o sociali possano acquisire nuove consapevolezze sul proprio valore di persone, attraverso risposte attive e energie inattese”.
La storia di Nave Italia
Nave Italia, varata nei cantieri navali Wiswa di Danzica nel 1993 per una compagnia olandese con il nome di “Swan fan Makkum”, è stata usata come charter verso le Antille fino al 2006.
Nel 2007 è stata acquistata dalla Fondazione Tender to Nave Italia, Onlus costituita dalla Marina Militare Italiana e dallo Yacht Club Italiano, e viene gestita dalla Marina Militare per quanto riguarda l’equipaggio, composto da personale in servizio attivo, mentre le spese di esercizio sono gestite direttamente dalla Fondazione attraverso donazioni.
La Fondazione è retta da un C.d.A. nominato, per la sua maggioranza, dai Fondatori, che ha anche il compito di approvazione dei progetti terapeutici, educativi e formativi proposti da un comitato Scientifico che poi li gestisce nello spirito dei principi ispiratori della Fondazione.
Nave Italia, il più grande brigantino a vela del mondo, lunga 61 metri e capace di alloggiare più di 24 ospiti oltre l’equipaggio. Larga 9,20 m con una velatura di 1300 mq. Potenza di 480 Hp e un albero maestro di 44,60 m.
Nave Italia non è un semplice albergo galleggiante, ma un luogo dove si realizzano progetti di ricerca, educazione, formazione e terapia, oltre che la formazione di chi opera a contatto con il disagio.
Un’università corsara, insomma, mobile, finanziariamente autonoma, che si affianca alle strutture esistenti per essere punto di incontro e scambio di esperienze diverse ed internazionali: un ambasciatore dell’Italia educante, formativa e solidale nei mari del mondo.