Si è svolta questa mattina, presso la sede della Guardia Costiera di Imperia, la cerimonia per la ‘Giornata della Marina Militare’.
Il 10 giugno è la ricorrenza di uno degli episodi più gloriosi della Prima Guerra Mondiale: l’affondamento – da parte dei MAS italiani, della corazzata “Santo Stefano” (Szent István), l’Ammiraglia della Marina austro-ungarica che, al centro di una poderosa formazione navale partita dal porto di Pola, stava dirigendo verso Otrando per attaccare e distruggere lo sbarramento che dall’inizio della guerra bloccava il Mar Adriatico, impedendo ogni iniziativa bellica esterna. Era il 1918.
All’epoca ogni singola Forza Armata ebbe l’opportunità di scegliere il giorno in cui celebrare la propria festa: per la Marina Militare fu indicata la data del 10 giugno quale ricordo di una delle più significative ed ardite azioni compiute sul mare nel corso della 1ª Guerra Mondiale: l’impresa di Premuda. Precedentemente al 1939, la festa della Marina veniva celebrata il 4 dicembre, festa di Santa Barbara patrona della Forza Armata.
Durante la celebrazione, il capo del compartimento marittimo capitano di Fregata Marco Parascandolo ha consegnato le onorificenze 1° Maresciallo Giribone Raffaele e al Sc. 2° Cl. Staiano Giancarlo Comandante e Conduttore della Motovedetta CP 2110, per la perizia marinaresca dimostrata nell’aver tratto in salvo, nonostante la scarsa visibilità, nella notte del 24 maggio 2018 in Diano Marina, un turista straniero in evidente stato confusionale, oramai sfinito dalla permanenza in acqua perché aggrappato ad un natante.
Il procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Imperia Dott. Alberto Lari ha consegnato la croce d’oro per anzianità di servizio militare 25 anni al 1° maresciallo Nocchiere di Porto Larizza Giovanni, 2° Capo scelto Nocchiere di Porto Pio Andrea.
Il perfetto della provincia di Imperia dott.ssa Silvana Tizzano ha consegnato le medaglie Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare al 1° luogotenente nocchiere di porto Nastasi Antonio, 1° luogotenente Nocchiere di Porto Granato Antonio, 1° Maresciallo Nocchiere di Porto Barillari Simone Augusto.
Marco Parascandolo
“Grazie veramente di cuore per essere qui oggi, in questa giornata di festa, stringendovi a noi in un sentito abbraccio che testimonia ancora una volta la stima e l’affetto che dimostrate per questi uomini davanti a voi schierati.
Questa preziosa vicinanza ci rende orgogliosi e fieri di poter operare ancora più convintamente e così moltiplicare i nostri sforzi per la valorizzazione del benessere della comunità marittima locale.
Oggi commemoriamo i 100 anni dall’impresa di Premuda, una piccola isola del mare Adriatico nelle cui acque si compì, il 10 giungo del 1918, l’ammirabile impresa dell’affondamento della corazzata ‘Santo Stefano’ da parte dei piccoli motoscafi , armati siluranti, condotti dall’allora Capitano di Corvetta Luigi Risso, il cui ricordo è reso ancor più prezioso oggi dalla presenza qui tra noi di uno dei parenti, Mariano Tommasi, che ringrazio sentitamente, insieme alla figlia dell’eroe, del bellissimo ritratto di cui hanno potuto omaggiare la Capitaneria di Porto in questa occasione.
I 100 anni trascorsi dal 10 giugno, anno che segnò anche la fine della grande guerra, impreziosiscono ancora di più il significato di questa giornata nella vita della Marina, riportandola alle sue radici, ai suoi valori, ma soprattutto al ricordo e all’esempio concreto dei suoi uomini, che in pace e in guerra ad essa hanno dedicato la loro esistenza.
Soffermarsi oggi sul significato dell’impresa di Premuda non può e non deve sembrare anacronistico. È invece una occasione irripetibile che consente di continuare la memoria di una tradizione della Marina e in essa del Corpo della Capitaneria di Porto.
In un secolo sono cambiati i mezzi e le competenze tecniche degli equipaggi, ma è rimasto immutato il senso del dovere e l’abilità specialistica che ogni giorno quotidianamente il personale esprime durante il servizio quotidiano a protezione e fondamento dello sviluppo pacifico della realtà marittima in cui opera.
Con la tenacia la determinazione, l’attento e silenzioso operare di Luigi Rizzo, la perizia marinaresca dell’eroi, riconosciutagli dallo stesso ammiraglio austriaco Orti, nell’essere passato tra due torpediniere di scorta nemiche, senza essere notato, incarnano quegli ideali oggi presenti nell’agire quotidiano degli uomini della Marina.
La forza abilitante della Marina Militare trova infatti rinnovata conferma negli impegni di difesa e tutela della liberà della navigazione e nel legittimo uso degli spazi marittimi, ponendosi da Guardia Costiera come assoluto catalizzatore e propulsore degli usi civili e produttivi del mare, nello svolgere con delicato compito di raccordo sul territorio delle molteplici competenze operative e amministrative che l’ordinamento giuridico riconosce alle capitanerie sulla base delle dirette attribuzioni funzionali dei vari ministeri da cui dipende.
Il 2018 si è aperto con circa 1800 uomini e donne della Marina e della Guardia Costiera impegnati in mare, lontano dai propri cari, in diverse missioni, attività e operazioni. La Marina e la Guardia Costiera sono presenti soprattutto nelle acque del Mediterraneo ribadendo quotidianamente con la loro presenza e sprezzo del pericolo per agire al fine di evitare tragedie umane.
Anche la nostra piccola comunità imperiese contribuisce a sostenere lo sforzo operativo richiesto in quel teatro, attraverso i giovani militari recentemente addestrati e inviati in missioni per andare ad alimentare quelle figure specialiste da oggi sempre più necessarie a bordo delle unità navali dipendenti, che sappiano gestire le delicate e complesse fasi del soccorso in mare.
Figure altamente professionali come quelle del soccorritore marittimo o dell’aero soccorritore si compenetrano nello sviluppo di tutto il personale, da sempre quotidianamente proteso alla salvaguardia della sicurezza i mare.
All’inizio di questa stagione stiva, che come sempre costituisce un banco di prova importante per tutti noi, permettetemi di sottolineare lo sforzo quotidiano fino ad ora profuso da tutto il personale in servizio nel compartimento marittimo di Imperia.
Dall’ufficio di Sanremo a quello di Ventimiglia, Bordighera e Arma di Tagia, per finire da Riva a Santo Stefano, Diano Marina, unitamente a quello provinciale di Imperia. Uomini e donne che impegnati a bordo delle unità navali, sul litorale in missione, o semplicemente seduti dietro ad una scrivania, con sincera e volontaria abnegazione spesso lontani dai propri affetti, compiono il loro quotidiano servizo, dovendo sopperire alla carenza di mezzi e personale, senza che ciò influisca sulla missione e sul regolare funzionamento dei servizi. A tutti voi il mio pensiero e il mio sentito e caloroso ringraziamento, ancor di più alle nostre famiglie che condividono ogni giorno il nostro frenetico agire nella lunga navigazione nella acque del nostro mare mosso. Viva la Guardia Costiera, viva la Marina, Viva l’Italia”.
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