La Corte dei Conti ha nuovamente bocciato il bilancio del Comune di Imperia, approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 31 maggio. All’organo di controllo non sono bastati i tagli disposti dall’amministrazione Capacci. La prima bocciatura era stata notifica al Comune, lo ricordiamo, nel marzo del 2018. La patata bollente del bilancio rischia ora di finire sul tavolo della prossima amministrazione.
La Corte dei Conti – “Provvedimenti non idonei”
La Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per la Liguria, con pronuncia dell’8 giugno, ha accertato, dopo aver valutato la documentazione consegnata dal Comune di Imperia su richiesta dell’organo di controllo a seguito della prima bocciatura del bilancio, ha accettato che “con riferimento alla gestione contabile e finanziaria del Comune di Imperia, i provvedimenti comunicati non sono allo stato idonei a rimuovere integralmente le irregolarità accertate e a garantire il pieno ed effettivo ripristino degli equilibri di bilancio”.
Lo stop alle spese imposto dalla Corte dei Conti
Con pronuncia dell’8 giugno 2018, l’organo di controllo ha inoltre chiesto al Comune di Imperia nuove misure correttive. In attesa di valutare la bontà degli ulteriori atti richiesti, la Corte dei Conti ha messo un freno alle spese dell’amministrazione, che saranno limitate a una gestione provvisoria.
“Fino alla verifica da parte di questa Sezione delle nuove e ulteriori misure correttive da porre in essere da parte dell’Amministrazione – si legge – sia preclusa per il Comune di Imperia l’attuazione dei programmi di spesa oltre i limiti della gestione provvisoria esplicitati […] Potranno quindi assumersi solo obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelle tassativamente regolate dalla legge e quelle necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente. Potranno inoltre disporsi pagamenti solo per l’assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, per le spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, e, in particolare, per le sole operazioni necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’Ente”.
Il Sindaco Carlo Capacci – “Processo non ancora concluso”
“Si tratta di un processo non ancora concluso – dichiara Capacci a ImperiaPost – L’8 giugno, insieme al ragioniere Capo, ho esposto le ragioni del Comune di Imperia. Ulteriore documentazione, inoltre, è stata inviata alla Corte dei Conti a sostegno delle argomentazioni del Comune di Imperia. Restiamo ora in attesa di una risposta”.
Il rischio, a questo punto, è che la patata bollente del bilancio finisca sul tavolo della prossima amministrazione (il ballottaggio tra Claudio Scajola e Luca Lanteri è in programma il 24 giugno). A riguarda Capacci dichiara: “Io più che andare a difendere il Comune in tutte le sedi non posso fare. Se la Corte dei Conti non darà il via libera al bilancio entro il 24 giugno, vorrà dire che se ne occuperà la prossima amministrazione. Io ho fatto tutto il possibile”.