“Siete tutti mafiosi, questo processo è una farsa”. Arrestato per furto nel pomeriggio di ieri, un 18enne marocchino questa mattina nel corso del processo per direttissima si è lasciato andare a insulti e offese nei confronti del giudice e dei poliziotti presenti. Al termine dell’udienza, il giudice Donatella Aschero ha deciso di convalidare l’arresto e di disporre il carcere per il giovane nordafricano.
La ricostruzione dei fatti
Secondo quanto ricostruito, il 18enne, insieme a un complice italiano di 17 anni, avrebbe rubato una prima volta in spiaggia alcuni zaini. Successivamente, dopo essersi allontanati per frugare all’interno, si sarebbero cambiati di abito per poi tornare nuovamente in spiaggia per mettere a segno altri furti.
Mentre stavano cercando di rubare alcuni cellulari, però, i due sarebbero stati riconosciuti da alcuni bagnanti e aggrediti.
I poliziotti intervenivano per dividere la ressa che si era formata, in modo da allontanare, in sicurezza, il colpevole, evitando che i bagnanti rimanessero coinvolti.
Lo straniero, nonostante opponesse non poca resistenza nel tentativo di fuggire, veniva accompagnato, unitamente al suo complice, in Questura a bordo della Volante.
Al termine degli interrogatori, per il 18enne, pregiudicato, con precedenti specifici, è scattato l’arresto, mentre per il complice, 17 anni, minorenne, è scattata la denuncia per i medesimi reati, veniva deferito alla Procura presso il Tribunali per i Minorenni di Genova.
I due rei avevano fatto molta attenzione a formattare tutti i telefoni cellulari che avevano rubato e ne avevano distrutto le relative sim così da essere “pronti” per la successiva vendita, nella convinzione che, adottando questi accorgimenti, i terminali non venissero rintracciati attraverso l’uso di dispositivi di geo localizzazione.
Il meticoloso operato degli agenti di polizia permetteva di individuare i giovani proprietari, ai quali veniva restituito il loro prezioso smartphone.
Il processo per direttissima
Questa mattina in tribunale a Imperia, il 18enne si è lasciato andare a insulti e offese nei confronti del giudice Aschero e dei poliziotti presenti.
Il giovane ha detto di essere stato “trattato male dai poliziotti” e di essere “un pò confuso perché non ho fatto colazione”. Il 18enne ha poi aggiunto: “Siete tutti mafiosi, questo processo è una farsa”.
Per il ragazzo è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Il processo è stato rinviato al 20 giugno 2018.