Terremoto nel Partito Democratico a pochi giorni di distanza dalle elezioni amministrative a Imperia. A seguito della pesante sconfitta al primo turno, che ha visto il candidato Sindaco del centrosinistra Guido Abbo, appoggiato anche dal Pd, rimanere fuori dal ballottaggio (la sfida sarà tra Luca Lanteri e Claudio Scajola) il segretario cittadino Antonio De Bonis ha rassegnato le proprie dimissioni.
A pesare, in particolare, sulla decisione di De Bonis, il crollo, sotto il profilo del consenso, del Partito Democratico, passato dal 16,25% delle ultime politiche del 4 marzo, al 9,74% (alle comunali del 2013 si attesta sul 15,97%). Un calo che di fatto ha condizionato la corsa del candidato Sindaco del centrosinistra Guido Abbo, fermatosi al 23,71%, a circa cinque punti di distanza da Lanteri (28,68%).
Antonio De Bonis
“Ho riflettuto in questi tre giorni su cosa il segretario cittadino deve fare dopo il risultato estremamente negativo del Pd, non della coalizione. Ho deciso che dai partiti tradizionali ho ritenuto che il segretario dovesse assumersi la responsabilità di questo risultato e presentasse le dimmissioni, cosa che ho fatto ieri sera.
Non me l’ha chiesto nessuno. Ho ricoperto questo ruolo da aprile dell’anno scorso, ho messo a disposizione il mio lavoro.
Dalle regionali alle politiche con un partito fortemente diviso, ho cercato di fare gli interessi di Imperia. Tutte le decisioni prese sono state a larghissima maggioranza, e le ultime a unanimità del partito. Ho ritenuto che fosse doveroso che il partito ricominci. Ho dato le dimissioni da segretario e ho annunciato anche come membro del consiglio di indirizzo della fondazione Carige, perché è un ruolo che ricoprivo su indicazione politica.
Rimango a disposizione del partito come iscritto a livello comunale e provinciale. Due passi indietro. Do la mia disponibilità sperando che il partito si rimetta in campo. Penso ci siano le condizioni.
Questo voto ha premiato i due candidati del centrodestra, il rovescio della stessa medaglia, che hanno governato questa città negli ultimi 30 anni. Le difficoltà derivano dalle scelte strategiche che i due candidati al ballottaggio non hanno fatto ai tempi quando stava crollando la parte industriale della città. La scelta unica possibile era quella turistica, ma non è stata fatta.
La verità è che questa città non è mai stata fatta diventare turistica, ma scelta di edilizia di seconde casa, che è la morte del turismo. Le scelte che i due contendenti hanno fatto hanno portato a non diventare una città turistica. Lanteri ha accusato Scajola perché dice che lo chiamano il gruppo della betoniera. Lanteri ha giustificato il fatto che questo che si dice che il piano PUC è stato adottato da Scajola, si è dimenticato che è stato per 13 anni assessore all’Urbanistica. Tutto questo mi riconferma ciò che stavo dicendo”.
Ecco la diretta:
—-