Un’altra conferenza stampa itinerante per il candidato sindaco Luca Lanteri. Questa mattina, Lanteri, si è soffermato, da Borgo San Moro, dove sorgerà un’importante rotonda a sull’importanza strategica della pista ciclabile che verrà realizzata sull’ex sedime della ferrovia.
“Siamo in Borgo San Moro, che è la zona dove avremo delle rivoluzioni vere e proprie. La ciclabile cambierà completamente il volto di Imperia, sulla ciclabile correranno non solo le biciclette, ma correrà lo sviluppo turistico della città, la propaganda delle nostre eccellenze. Avremmo una città più bella, più vivibile e più sana. La ciclabile darà un nuovo modo di relazionarsi tra quartiere a quartiere. Ci collegheremo con la ciclabile già esistente, chi arriverà a Imperia collegato con la ciclabile, potrà trovare delle magnifiche aree pedonali.
Porto Maurizio avrà due punti di discesa dalla ciclabile, di sosta delle biciclette per andare in Via Cascione e al Parasio. Sotto al Comune, avremo il punto di intersezione per collegarci con la zona del Parco Urbano, con la zona sportiva e con la zona del Porto Turistico. Qui in Borgo San Moro ci sarà la vera rivoluzione. Avremmo una viabilità migliorata e raddoppiata che partirà dalla vecchia stazione di Oneglia fino alla vecchia stazione di Porto Maurizio. Qui in Borgo San Moro avremo una grande rotonda che catalizzerà tutto il traffico che arriverà dalla Statale 28, dai 2 argini , che verrà dirottato direttamente sul Lungomare Vespucci , senza avere intersezione con l’Aurelia.
Ci sarà una grandissima rotonda, che proseguirà poi su Via Trento , collegherà con via Sant’Agata, con l’Argine Destro, con la nuova strada che passerà sul vecchio ponte un tempo occupato dalla ferrovia che scavalcherà l’Impero e poi ci sarà un collegamento con l’Aurelia. In questo punto la ciclabile passerà sotto, una cosa importante, un’intersezione molto delicata , forse il pezzo più delicato di tutta la ciclabile.
Con il Comune abbiamo preso delle bozze di progetto, potranno essere migliorate, però la ciclabile passerà sotto senza interferenze e andarsene direttamente sino al centro di Oneglia, dalla vecchia Stazione, dove ci sarà il collegamento con tutta Oneglia. Proseguirà sino alla zona di Santa Lucia, dove ci sarà il secondo collegamento con Oeglia e poi con Borgo Peri, dove ci sarà il collegamento con le nostre magnifiche spiagge.
Di qui potrà proseguire verso Diano Marina , sull’Incompiuta. La ciclabile sarà l’occasione vera di rilancio , dobbiamo fare il possibile per collegare bene la città. Punti di sosta per le biciclette, bike sharing, punti di ricarica per le biclcette e più che altro la gente dovrà camminare non solo in bicicletta, ma tanto anche a piedi.
“La pista ciclabile è un’opportunità: occorre utilizzare questa nuova ” riserva spaziale” per rigenerare i diversi quartieri per troppo tempo influenzati negativamente dalla linea ferroviaria. Imperia si può trasformare da città divisa, in città unita: composta da diversi nuclei, ognuno con una propria “dignità” e “specificità”, connessi da una linea verde fluida, dinamica e viva: un parco lineare ciclo-pedonale – senza altro consumo di suolo – , capace di trasformare una barriera in risorsa. Il percorso longitudinale, limite fisico tra quartieri molto popolati, può così diventare un tracciato strutturante e unificante; una green line, un percorso di connessione tra quartieri “periferici” e “centro”, capace di convertire un’infrastruttura dismessa in asse di mobilità verde connettiva. Un progetto di “rammendo” che ha come obiettivo centrale il riavvicinamento tra le diverse parti costituenti il tessuto urbano imperiese: un vero processo di rigenerazione urbana.
E’ questo che ci ha convinto del progetto ciclabile, è questo che ci spinge a promuoverlo e a confermarlo come priorità. Pensare di spostare la ciclabile sul mare significa ignorare tutti coloro che abitano, vivono i quartieri un tempo attraversati dalla linea ferroviaria (Borgo Prino, Borgo Fondura, Borgo San Moro, il quartiere delle Ferriere, e in prospettiva futura il quartiere di via Santa Lucia) e toglier loro occasione di “riscatto”, rigenerazione e sviluppo. Significa venire meno agli impegni presi con RFI che ha concesso le aree gratuitamente sposando la filosofia del progetto originale. Significa mancare di rispetto a tutti quei tecnici, amministratori, dipendenti pubblici – della Regione Liguria e del Comune di Imperia – che in questi mesi hanno svolto un ruolo chiave nella predisposizione del progetto. Significa infischiarsene della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha finanziato per 18 milioni di euro il progetto perché assolutamente rispondente alle previsioni del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia” promosso dalla stessa Presidenza del Consiglio”.