Pesano come macigni le parole degli ex fedelissimi del candidato sindaco Claudio Scajola, Antonello Ranise (Coordinatore Cittadino Forza Italia) e Piera Poilucci (Capogruppo Forza Italia) che con una nota stampa parlano della figura dell’ex ministro imperiese.
“Coerenza e non cieca obbedienza! E’ arrivato un momento – scrivono i due esponenti forzasti – in cui la prosecuzione del rapporto personale e politico fra noi e Claudio Scajola è diventato inaccettabile, solo chi ha ancora oggi il paraocchi rifiuta di ammettere la cruda ed amara verità.
Certamente lo abbiamo sostenuto e difeso, come amico e come politico, ma poi ci siamo arresi davanti all’evidenza dei fatti, che riguardavano le sue azioni e i suoi rapporti politici. Abbiamo dovuto confessare a noi stessi ed agli altri che l’amico Claudio Scajola aveva ed ha un’immagine definitivamente compromessa, non certo per colpa nostra.
Troppe volte ci ha taciuto verità, anche sulla sua esclusione da Forza Italia che ormai risale a parecchi anni fa: Berlusconi ha smesso di parlargli da molto tempo (e questo lo ha detto proprio lui deponendo quale testimone al processo di Reggio Calabria interrogato dal Pubblico Ministero) ma Claudio Scajola vorrebbe, invece, ancora farci credere che Berlusconi stesso gli sussurri solidarietà nell’ascensore del tribunale.
Scajola non è più stato candidato né alle due ultime elezioni politiche, né a quelle europee, né a quelle amministrative del Comune di Imperia, non per colpa nostra, ma perché lui stesso ha compromesso la sua immagine.
Ha poi deciso, lui, con autoritarismo ed autoreferenzialità, negando ogni confronto, di candidarsi fuori da e contro Forza Italia.
Suvvia, troppe volte è stato protagonista di scandali, giudiziari e non solo, non certo per colpa nostra. Se il suo nome è ormai sinonimo ad Imperia, in Italia ed anche all’estero, sia di ridicolo sia di comportamenti inaccettabili a tutti tristemente noti, pensiamo alle case, alle calze, alle intercettazioni, ai posti barca, alle relazioni sentimentali incresciose…, per tutto questo e per molto altro – ma non per colpa nostra – oggi non possiamo e non dobbiamo più sostenere Claudio Scajola.
Coerenza? Certo, quella degli onesti che dicono basta e vogliono dare un futuro a questa città, finalmente libera, anche da mezzucci elettorali connotati da promesse troppo al limite.
Futuro significa cambiare e per questo occorre esprimere un voto utile domenica 24 giugno e votare Lanteri Sindaco!”