Sempre civico, sempre in strada, Claudio Scajola prosegue la sua campagna elettorale andando a toccare con mano i singoli problemi dislocati per la città che racconta attraverso le sue dirette Facebook.
Anche martedì sera, Scajola a bordo di un cinquantino, insieme con i sui sostenitori, si è recato in diversi luoghi della città per visionare le criticità e proporre soluzioni, angolo per angolo.
Prima tappa, Barcheto.
“Questa zona sta diventando sempre più un’area produttiva importante per la città, va riordinata, messa a sistema. Non può somigliare a una discarica, con aree sprecate che possono essere utilizzate per aiutare la ripresa economica della nostra città. Non lasciamo trascurato questo rione”.
Seconda tappa, Castelvecchio, al Giro dei Galli.
“Siamo all’ingresso di Imperia, siamo a Castelvecchio, al Giro dei Galli. C’è questo grande fabbricato importante, molto vecchio, trasandando, che è rimasto così ormai da decenni. C’era un progetto approvato, è rimasto fermo per problemi burocratici, non si capisce perché non si debba risolvere, anche con l’intervento privato, per eliminare questa sconcezza che è proprio all’ingresso della città di Imperia”.
Terza tappa, banchina del porto turistico/1
“Mi fermo qui perché voglio sottolineare come vengono fatte male le manutenzioni: no ai ripristino con l’asfalto se ci sono delle piastrelle! Questi tapulli non vanno bene, dobbiamo usare le stese piastrelle,l’arredo di una città non può ridursi in questo modo”.
Quarta tappa, la banchina del porto turistico/2
“Questa è la banchina centrale del nuovo porto turistico; il porto turistico è un’occasione per dare lavoro, serve al rilancio economico della città. Alle mie spalle ci sono le barche, su quello che doveva essere il molo centrale, con lo yachting club, la piscina ed il parco… Dobbiamo completarlo, non può la città di Imperia offrire uno spettacolo incompiuto come questo a chi vuol venire qui. Dobbiamo far ripartire il porto nel tempo più breve possibile, per dare occupazione ai nostri giovani e rilanciare complessivamente Imperia”.
Quinta tappa, Banchina Anselmi
“La Banchina Anselmi, del porto di Porto Maurizio, è un’immensa area, nata per fare manifestazioni. La marina di Porto Maurizio ha bisogno di avere manifestazioni tutto l’anno per attirare turismo. Qui, dove ora c’è questo degrado, è sufficiente buttare giù quel muro, che divide con la strada, e ricavare anche tanti parcheggi, utili per un rione turistico come la Marina.
Non costa molto, ci vuole la volontà di farlo. Lo faremo”.
Sesta tappa, Borgo Foce
“La scogliera orizzontale, qui davanti alla passeggiata, va spostata 50 metri più al largo. Perché Provoca l’insabbiamento di questo piccolo arenile e rende difficile la discesa delle barche in mare, sacrificando oltre tutto questa meraviglia. Bisogna portarla all’altezza delle due punte di molo, in modo che non si interri questa bellissima parte di mare. La Foce è forse il rione più bello che abbiamo ad Imperia. Va curato ulteriormente”.
Settima tappa, la Passeggiata degli innamorati
“Siamo sulla Passeggiata degli Innamorati, che collega due borghi bellissimi, la Foce con Borgo Marina. Questa passeggiata, da poco restaurata, è una delle più caratteristiche della città. Ma qua sotto il camminamento c’è anche l’antico tiro a volo che non è stato mai sistemato. Questo è un angolo che ha molto della storia di Porto Maurizio, non solo perché si faceva il tiro a volo, ma perché poi, in tempi più recenti, era il luogo delle dichiarazioni d’amore, della lettura di un libro, il posto dove guardare il tramonto, o l’alba…Dobbiamo al più presto restaurarlo: non costa molto, anche qui ci vuole la volontà e la decisione di farlo. Noi lo faremo”.
Ottava tappa, il Prino
“Siamo al Prino, un altro borgo importante di Imperia. Sono tante le cose da fare nella nostra città. Una ad una bisogna farle tutte con costanza, incominciando proprio da quelle che costano di meno e che si possono fare. Le spiagge libere, come quella qui sotto la passeggiata, devono essere attrezzate un pochino: non possono essere ridotte in questo modo e devono anche essere vigilate, perché in questi angoli la notte non c’è sicurezza, ci si fermano i vagabondi.
Poi ci sono dei problemi più complessi più costosi, ma che devono essere pianificati e risolti perché il mare sta erodendo tutta la costa. Bisogna fare una diga che sia orizzontale alla costa, o forse una soffolta, una diga sott’acqua che protegga il nostro litorale. Noi a Imperia possiamo offrire il mare, il sole, le spiagge. Attiriamo i turisti per dare ricchezza e lavoro alla nostra città. Dobbiamo investire di più, però, in tutte quelle che sono le nostre spiagge e le nostre attrezzature, per creare la possibilità di fare stare bene i turisti e di far vivere, quindi, bene i nostri residenti.
Uno ad uno, un centimetro alla volta, risolveremo i problemi”.
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