Il comitato elettorale di Luca Lanteri interviene in risposta al comunicato sulla pista ciclabile del comitato elettorale di Scajola.
“La pista ciclabile è un’opportunità: occorre utilizzare questa nuova ” riserva spaziale” per rigenerare i diversi quartieri per troppo tempo influenzati negativamente dalla linea ferroviaria.
Imperia si può trasformare da città divisa, in città unita: composta da diversi nuclei, ognuno con una propria “dignità” e “specificità”, connessi da una linea verde fluida, dinamica e viva: un parco lineare ciclo-pedonale – senza altro consumo di suolo – , capace di trasformare una barriera in risorsa.
Il percorso longitudinale, limite fisico tra quartieri molto popolati, può così diventare un tracciato strutturante e unificante; una green line, un percorso di connessione tra quartieri “periferici” e “centro”, capace di convertire un’infrastruttura dismessa in asse di mobilità verde connettiva.
Un progetto di “rammendo” che ha come obiettivo centrale il riavvicinamento tra le diverse parti costituenti il tessuto urbano imperiese: un vero processo di rigenerazione urbana.
E’ questo che ci ha convinto del progetto ciclabile, è questo che ci spinge a promuoverlo e a confermarlo come priorità.
Pensare di realizzare un trasporto pubblico vicino alla pista ciclabile andrebbe in primo luogo a disconoscere tutto quello fin qui detto, sarebbe un’opera che nuovamente dividerebbe la città in due e non avrebbe la sostenibilità economica per la realizzazione, per la successiva gestione e per la necessaria manutenzione.
Significa venire meno agli impegni presi con RFI che ha concesso le aree gratuitamente sposando la filosofia del progetto originale, in più realizzando un veicolo in concorrenza proprio con RFI!!!
Significa mancare di rispetto a tutti quei tecnici, amministratori, dipendenti pubblici – della Regione Liguria e del Comune di Imperia – che in questi mesi hanno svolto un ruolo chiave nella predisposizione del progetto.
Significa infischiarsene della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha finanziato per 18 milioni di euro il progetto perché assolutamente rispondente alle previsioni del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia” promosso dalla stessa Presidenza del Consiglio.
In poche parole sarebbe una vera follia”.