“In questa lunga campagna elettorale si è parlato molto poco del settore ambiente: la coalizione che appoggia Claudio Scajola è stata l’unica a presentare un programma dettagliato e specifico sul tema.
Strano, perché il primo biglietto da visita di una città dovrebbe essere il suo stato di pulizia.
In primis, vorrei rispondere a tono, essendo stato chiamato in causa, al candidato concorrente. E’ giusto precisare che:
1) L’approssimazione della sua conoscenza della materia è evidente: che sia pubblica o privata, ci vorrà un anno per costruire e portare a termine l’operazione che riguarda l’azienda di servizi. Si aprirà un dibattito aperto sulla questione. Forse l’altro candidato non ricorda che l’intervento del privato si è reso necessario, negli anni 2000, perché le società pubbliche diventavano sempre dei carrozzoni malfunzionanti…
2) Parlare di Tradeco bis è sbagliato perché le gare d’appalto sono aperte a livello europeo. E quindi, in caso di un’eventuale gara, il vincitore potrebbe essere chiunque.
3)Le decisioni vanno prese con cognizione di causa con la collaborazione di tutto il consiglio comunale. L’ambiente è di tutti e… Contro nessuno!
4)E forse l’altro candidato non sa che comunque i dipendenti dell’azienda di servizi rimarrebbero gli stessi; lo prevede la legge: qualsiasi azienda dovesse mai vincere un’eventuale appalto è costretta ad assumere tutti i dipendenti della società precedente; quindi, privato o pubblico che sia, l’importante è andare da loro e far vedere che si tiene veramente ad una attiva collaborazione e che vogliamo lavorare tutti assieme per il bene della città. L’amministrazione, l’azienda di servizi e tutti i cittadini.
Ma veniamo a cose più concrete: dopo l’intervento della settimana scorsa sulle urgenze immediate fatto dalla lista “Imperia Insieme”, sono qui a spiegare i fondamenti del programma ambiente.
La vera novità sta nel coinvolgimento proattivo di tutte le parti in causa: cittadini, commercianti, imprese.
Le campagne di sensibilizzazione raggiungono in maniera orizzontale le persone.
Bisogna ora partire con una condivisione profonda e capillare della strategia “rifiuti zero”, partendo naturalmente dal presupposto che il rifiuto è parte della quotidianità di ciascuno di noi. Se si chiede al cittadino di utilizzare più tempo, differenziando il rifiuto, bisogna in primis spiegare il perché lo debba fare, nell’immediato e nel lungo termine.
Esiste già, agli atti del Comune, un buon piano, che verrà analizzato nella sua operatività con tutti i cittadini.
Sarà anche molto utile avvalersi della collaborazione di associazioni già impegnate sul territorio: terremo conto dell’appello lanciato dall’associazione “M’IMporta”, uscito qualche giorno fa.
Per ogni borgo, frazione o quartiere ci sarà un confronto con i cittadini; e se sarà il caso si procederà con una raccolta differenziata a più velocità.
Verrà spiegato a tutti i cittadini che fine fanno i rifiuti differenziati: perché non basta arrivare al 65% per rispettare gli obiettivi: bisogna sapere quanto del rifiuto differenziato viene poi riciclato e se ci sono dei profitti. Sulla base di tutte queste informazioni, si arriverà ad una potenziale proposta di premio per i cittadini, esercenti, imprese.
Analizzeremo a fondo i piani tariffari sulla base di queste informazioni.
La prima azione sarà l’eliminazione dei cassonetti dalle zone turistiche, previa organizzazione alternativa del servizio di raccolta, paramentrando la stessa sulle diverse esigenze degli attori: bar, ristoranti, alberghi, residenti, turisti.
L’installazione di telecamere di controllo sarebbe poi una naturale conseguenza utile per il monitoraggio del comportamento degli utenti.
Nel periodo di assestamento verranno organizzati servizi di controllo da parte della polizia municipale.
La base di questo programma è un concetto fondamentale: senza il coinvolgimento diretto dei cittadini e la loro collaborazione attiva non si va da nessuna parte.
Per quanto riguarda la pulizia della città, cominceremo subito con la diffusione dell’accordo tra imprese e commercianti, per la presa in carico della pulizia delle aree antistanti le attività, a fronte di uno sconto sulla tassa relativa.
Si valuterà immediatamente anche l’operatività di un servizio whatsapp per la segnalazione di abbandoni di rifiuti o di situazioni di particolare degrado: in questo, nuovamente, i cittadini saranno parte attiva nel mantenimento del decoro cittadino.
Particolare attenzione per le deiezioni animali, con un patto sociale firmato tra Comune e cittadini per il mantenimento del decoro.
Vi sarà anche un controllo costante e report mensili sul funzionamento del depuratore:
è un impianto che deve essere semplicemente curato al meglio, spiegando ai cittadini che non è un “trituratore”, ma un servizio pubblico di smaltimento rifiuti organici e di acque”reflue”.
Quegli odori saranno eliminati, perché stanno rovinando un intero quartiere che ne risente anche dal punto di vista del valore immobiliare.
Infine, la gestione dell’igiene pubblica tramite il servizio whatsapp di cui sopra.
Convocheremo al più presto tutte le persone coinvolte a vari livelli nel settore degli animali abbandonati o randagi: è un fenomeno di cui bisogna occuparsi non solo per facciata, ma soprattutto perché gli animali stanno diventando sempre più protagonisti delle vite di molte famiglie, l’adozione di meticci è aumentata, non si possono dunque lasciare sole le associazioni e le persone che si occupano, volontariamente e spendendo soldi di tasca propria, del problema.
Gli strumenti ci sono: e con un’amministrazione presente siamo certi che i cittadini saranno lieti di essere parte attiva del mantenimento del decoro della città.
Con Claudio Scajola sindaco, uomo decisionista ed efficace, ma soprattutto libero, tutto questo potrà essere realizzato.”
Le competenze sono sicuramente un elemento da ricordare per il ballottaggio del 24 Giugno.”